Fai un A/B test

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Fai un A/B test

Tieni a mente che né il successo né il fallimento sono mai definitivi. Roger Ward Babson

Abbiamo visto come applicando questa tecnica riusciremo ad aumentare il tasso di risposta dei messaggi e comunicare nel miglior modo possibile la nostra proposta di valore. E' importante che come per ogni attività di marketing dedichiamo del tempo nel fare A/B test.

Serve un sistema che consenta di comprendere come il pubblico reagisce a quanto proposto e a una sua variante.

Nella scelta del campione per il test non dobbiamo commettere i seguenti errori:
- campione troppo piccolo (es 5 prospect): fortuna e sfortuna potrebbero influenzare i risultati;
- campione troppo grande (es. 100 prospect): potremmo investire troppo tempo ed energie su una strada che si rivela meno produttiva rispetto ad altre alternative;

Possiamo provare ad inviare 20-50 messaggi scritti in un modo e successivamente inviarne lo stesso numero con una nuova tipologia di messaggio e se il messaggio A ha un tasso di risposta superiore al messaggio B converrà sicuramente focalizzarsi su quello e magari lavorare per riuscire a migliorarlo ulteriormente naturalmente ricordando di “cucire” il più possibile il messaggio “sulla pelle” dell’interlocutore al quale ci rivolgiamo.

Esercizio: Fai un A/B test

Crea una variante alla tua proposta che hai realizzato nell’esercizio precedente con la tecnica delle 3R.
Invia per ognuna delle 2 varianti che hai realizzato 20 messaggi e confronta:

i tassi di risposta: % di destinatari che quanto meno hanno dato un riscontro al tuo messaggio:
• variante A: _________________ %
• variante B: _________________ %
i tassi di successo: % di destinatari che hanno accettato la tua proposta.
• variante A: _________________ %
• variante B: _________________ %

Fai un A/B test

Molte volte capita che delle persone ci chiedano: “una volta che un prospect mi ha indicato il suo contatto telefonico quanto tempo faccio passare prima di ricontattarlo?”.

Il consiglio è quello di ricontattarlo nelle successive 24 ore, questo perché i contatti che arrivano dal web sono contatti che vanno sentiti quando sono “caldi”. Il motivo è semplice, è molto probabile che se il prospect ha un’esigenza in quel momento senta anche altri 2/3 competitor, per questo motivo rispondere in tempi brevi ci mette nelle condizioni di avere un vantaggio sulla concorrenza.

Un altro motivo è collegato al fatto che viviamo un’epoca nella quale siamo “bombardati” da stimoli di ogni genere e la nostra memoria tende sempre più ad essere a breve termine ecco perché occorre ricontattare il potenziale Cliente in tempi brevi, prima che si dimentichi di noi.

Le aspettative in termini di velocità di risposta da parte di un Cliente sono decisamente aumentate rispetto all’epoca pre-digitale. Non ricevere una risposta entro poche ore / minuti è ormai diventato un modo per deludere le aspettative del Cliente.

Se entro poche ore lo ricontattiamo sicuramente si ricorderà ancora di noi e ci permetterà di avere un vantaggio nella trattativa che si andrà poi a intavolare.
Se ci troviamo in un periodo molto intenso di lavoro, possiamo anche dare un primo riscontro scritto con la proposta per un appuntamento telefonico o Skype nei giorni successivi.

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