Casualita' ed incertezza degli eventi

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Casualita' ed incertezza degli eventi

Se immaginiamo il tempo come il fiume dove ci ritroviamo a “pescare” gli eventi, le situazioni ed i fatti della nostra esistenza, ci rendiamo subito conto di non sapere esattamente cosa tireremo su con la nostra canna da pesca, ma qualsiasi cosa resti attaccata la dovremo necessariamente mettere nel nostro secchio di pescatori.

Forse è da qui che nascono le incertezze e le ansie legate al tempo.

Come scrive Roberto Gervaso, “non solo ignoriamo quello che ci capiterà fra un anno o fra un mese, ma anche quello che potrebbe succederci fra una settimana, un giorno, un’ora, un minuto.

Siamo in balia di eventi che non possiamo controllare perché imprevedibili.

Anche se facciamo programmi, che dobbiamo sempre fare, viviamo alla giornata, augurandoci che finisca bene e propizi quella successiva” 6 .

Il “pensiero irrazionale” – di cui gli oracoli, i vaticini, la lettura delle stelle, gli oroscopi, i tarocchi, le rune ne sono la manifestazione – accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi nel suo ardente desiderio di scoprire ciò che gli accadrà domani.

Ancora oggi, esistono molte persone portatrici di questa inadeguata modalità di pensiero e che manifestano un forte ansia del futuro, anche di quello legato alle previsioni meteorologiche.

Pioverà o ci sarà il sole domani?

Devo assolutamente saperlo! – Per lamentarmi poi della pioggia o del troppo caldo...

Di solito si tratta di individui suggestionabili, con bassa autostima e che non hanno risolto o fanno molta fatica a risolvere i loro problemi psicologici passati e presenti.

Sono persone con scarse capacità di adattamento alla realtà, sono letteralmente disconnessi con ciò che accade nel presente e la loro mente in crisi si rifugia nella superstizione e nell’irrazionalità, ricercando illusioni di benessere e false rassicurazioni.

Gli unici a guadagnarci sono i “maghi” e le “fattucchiere” dell’ultima ora che approfittano di questi soggetti per circuirli e propinargli tutto un arsenale di magia degno di un film di Harry Potter.

Tuttavia, come vedremo più avanti, chi ha difficoltà di adattamento alla realtà, non necessariamente si rivolge ai maghi ma può imboccare la strada delle dipendenze distruttive: droga, alcol, prostituzione, giochi d’azzardo, guida pericolosa, ore ed ore su Internet a chattare.

Comportamenti compulsivi che bruciano migliaia di cellule neuronali al secondo e la vita stessa.

Riflettiamo su questo illuminante pensiero di Wilfred Bion: “Il cervello diventa mente quando si assume la responsabilità dei suoi pensieri”.

In Psicologia, assumersi la responsabilità del proprio modo di pensare significa comprendere che qualsiasi azione e comportamento io metto in atto avrà delle conseguenze su me stesso e su chi mi è vicino.

Non ci sono alibi, ognuno di noi ha sempre una possibilità di scelta.

6 Rubrica “atupertu”, Il Messaggero, maggio 2006. 35