Giochi sul cambiamento

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Giochi sul cambiamento

Ed ora divertiamoci con alcune esercitazioni che vogliono completare i contenuti degli articoli precedenti con un guizzo di fantasia ed un tocco di personalizzazione.

Associazioni spontanee

Associa, per ogni parola che inizia con la C, stimoli, frasi, immagini, suoni, sapori, battute che richiamano il concetto di cambiamento.

Scrivi in modo spontaneo, esprimendo le prime associazioni che ti vengono in mente.

Puoi anche disegnarle o musicarle!

Cambiamento

Crescita

Costruzione

Coscienza

Cooperazione

Coraggio

Compiacimento

Convinzione

Credere

Capire

Competere

Conseguire

Correre

Contribuire

Collaborare

Condividere

Creare

Cimentarsi

Cercare

Condurre

Cammino

Carpire

Cuore

Cervello

Corpo

Giochi sul cambiamento

 

Capacità

Competenze

Comunità

Certezze

Convinzioni

Concretezza

Celerità

Corroborante

Carburante

Comburente

Capo

La regola delle quattro “R” Leggi questa “regola di vita”.

 

  1. Ricompensati, apprezzati per quello che fai e per l’impegno che comunque metti nelle attività della vita. Incoraggiati con una lode e/o gratificati con un regalo che magari già da tempo volevi farti.
  1. Ristruttura la tua mente, rinfresca i pensieri. Metti una “nuova cornice” al tuo modo di pensare e/o illumina la tela della tua vita da un angolatura diversa o cambia completamente il quadro se non lo trovi più stimolante
  1. Rilassati, ritrova il gusto del tempo sospeso, sabbatico, fai vivere il tuo corpo con una bella sessualità, riscopri il mare, la montagna, i fiumi, la campagna, regalati un viaggio, porta la mente in un'altra dimensione con la meditazione od una preghiera di ringraziamento al dio in cui credi o alla vita stessa.
  1. Ricordati che tu sei l’unico e vero alleato di te stesso. Mantieni vigile il presidio dell’autostima e fa in modo che il naturale agonismo presente in ognuno di noi non si trasformi in egoismo.
    Prova ora a rispondere alle seguenti domande:
  • quali indicazioni pratiche possono tornarmi utili per la mia situazione?
  • da 1 (poco) a 9 (molto), in che misura applico la regola delle quattro R nella mia vita?
  • c’è una quinta “R” personale che vorrei aggiungere?
  • cosa voglio applicare a partire da subito?

Suona e canta il rap di Big Kahuna

The Big Kahuna è un originale film di John Swanbeck 3, girato interamente in una stanza d’albergo, dove tre venditori di prodotti lubrificanti – brillantemente interpretati da Kevin Spacey, Danny De Vito e Peter Falcinelli – hanno organizzato un meeting promozionale con l’obiettivo di far abboccare il “Big Kahuna” che nel gergo commerciale americano significa il potenziale Cliente “pesce grosso”.

L’unico loro problema è che non sanno che faccia abbia!

La caratteristica del film che più colpisce lo spettatore è il triangolo comunicativo giocato per novanta minuti dai tre protagonisti su diversi piani: psicologico, esistenziale, tragicomico ed anche religioso.

L’ultima scena del film è dedicata ad una ballata rap che circolò per molto tempo sul Web in quel periodo.

È un inno alla vita, un colorito

invito a viverla completamente e a non lasciare che il tempo passi senza aver vissuto tutte le esperienze possibili.

Tuttavia, anche il rap di Big Kahuna, come ogni stimolo alla riflessione, va interpretato con consapevolezza critica perché l’invito a vivere ogni genere di esperienza non va inteso come “fare il figlio dei fiori” che vuole provare tutto anche a danno della salute o addirittura mettendo a repentaglio la propria ed altrui vita.

Ricordiamoci infatti che la curiosità e la voglia di sperimentare devono essere sempre accompagnate dalla prudenza per produrre saggezza e sano divertimento.

Soltanto in questo modo le esperienze di vita diventano utili e saranno ricordate nel tempo come piacevoli vissuti.

L’esempio emblematico in questo senso è la figura di Ulisse nel celebre episodio dell’Odissea dove il re di Itaca volle ascoltare il canto delle Sirene opportunamente legato all’albero della nave dopo che ai suoi compagni ordinò di tapparsi le orecchie con la cera.

Tuttavia, come canta Lucio Battisti, bisogna anche fare in modo che “la saggezza non diventi la prudenza più stagnante”: senza un pizzico di follia o di incoscienza, non sarebbe mai possibile fare certe esperienze.

Erasmo da Rotterdam nel suo pamphlet Elogio della Follia scrive:

“Che creatura mostruosa sarebbe un ragazzo con la saggezza di un adulto!

“‘Odio il fanciullo troppo assennato’, per citare un noto proverbio”.

Un chiaro messaggio per tutti quei genitori che riempiono la settimana dei loro figli di impegni “seri” ed onerosi, come se fossero manager di una multinazionale.

L’esercitazione

Riportiamo ora alcuni brani sui quali puoi riflettere accompagnando idealmente il pensiero a ritmo di rap.

Evidenzia o annota i punti che in particolare ritieni importanti ed elabora un piano d’azione per inserirli nella visione che hai di te stesso e della vita, con l’obiettivo di cambiare alcuni tuoi eventuali atteggiamenti controproducenti.

“(...) Non preoccuparti del futuro.

Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewingum per risolvere un’equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t’erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio”.

“(...) Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.

Se ci riesci veramente dimmi come si fa.

Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta via gli estratti conto”.

“(...) Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno”.

“(...) Goditi il tuo corpo.

Usalo in tutti i modi che puoi.

Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.

È il più grande strumento che potrai mai avere”.

“(...) Cerca di conoscere i tuoi genitori.

Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.

Tratta bene i tuoi fratelli.

Sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro”.

“Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.

I consigli sono una forma di nostalgia.

Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle pareti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta!”.

3 The Big Kahuna, Trigger Street Production, 2000.

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