Il fascino del tempo

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Il fascino del tempo

Il Tempo non ha età.

È il seme che diventa fiore, il bambino che si fa uomo.

Il Tempo è lo sconfinato deserto dove le emozioni e le ragioni galoppano come cavalieri nomadi alla ricerca di un’oasi d’eternità.

Stefano Greco

Il viaggio verso la comprensione di come possiamo governare gli eventi della vita inizia con l’esplorare quella dimensione che più ha af- fascinato ed ispirato nei secoli filosofi, poeti, pittori, scultori, architetti, artisti di ogni genere: il tempo.

La Psicologia del Cambiamento si lega inevitabilmente alla straordinaria gamma dei significati che il tempo assume nella nostra esistenza, alcuni dei quali facilmente identificabili e definibili, altri sfuggenti se non addirittura oscuri.

La pluralità di espressioni linguistiche che utilizziamo quotidiana- mente con la parola tempo è la prima importante testimonianza della sua ricchezza semantica.

  • Stare al passo con i tempi
  • Il tempo è galantuomo
  • Essere figlio dei tempi
  • Dare tempo al tempo
  • Chi ha tempo non aspetti tempo
  • Prendere tempo
  • Rubare tempo
  • Ammazzare il tempo
  • Passatempo
  • Battere il tempo
  •  Correre contro il tempo 
  • Tempo scaduto
  • Tempi e metodi
  • Tempi supplementari
  • Il tempo è il grande guaritore
  • Il tempo è denaro
  • Essere schiavi del tempo
  • Il tempo è tiranno
  • Tempi morti
  • Tempi moderni
  • Temporeggiare
  • Allungare i tempi
  • La sabbia del tempo
  • Il tempo è prezioso
  • Il tempo è volato!
  • Il tempo non passa mai!
  • Come ai vecchi tempi...
  • Con i tempi che corrono...
  • Nella versione latina: “Mala tempora currunt”1.
Il fascino del tempo

 

Il tempo ha da sempre affascinato gli uomini a tal punto da detenere una sorta di “primato di trattazione” rispetto al concetto di spazio.

Probabilmente, questo fascino dipende dal suo mistero che, di fatto, coincide con quello della vita stessa.

Voler comprendere la natura del tempo significa ritrovarsi un po’ come S. Agostino quando si chiede: “Che cos’è il tempo?

Se nessuno me lo domanda, lo so.

Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più” 2 .

Per la Fisica, il tempo è l’entità all’interno della quale è possi- bile definire la successione degli eventi misurandone la durata, vale a dire una quantità compresa tra un istante iniziale ed un istante finale.

Per misurare tale intervallo di tempo, è necessario utilizzare, come termine di raffronto, un fenomeno periodico la cui ripetizione sia sempre uguale a se stessa.

Storicamente, gli studiosi del tempo hanno rivolto la loro attenzione ad alcuni fenomeni periodici astronomici, come i movimenti di rotazione e rivoluzione della Terra.

In tal modo, la prima definizione di “se- condo” è stata quella di 1/86400 del periodo di rotazione del nostro pianeta.

Anche negli orologi vengono utilizzati fenomeni periodici come, ad esempio, l’oscillazione di un pendolo, di un bilanciere o nei modelli elettronici, la vibrazione di un cristallo eccitato elettricamente.

Lo sviluppo della tecnologia e la richiesta di unità di misura sempre più precise, hanno portato alla definizione adottata dal Sistema Internazionale del Secondo che è la seguente:

“La durata di 9192631770 oscillazioni della radiazione emessa dall’atomo di cesio-133 nello stato fondamentale 2s durante la transizione tra due stati iperfini”.

Per la stragrande maggioranza delle persone (me compreso), l’incomprensibilità di tale definizione è direttamente proporzionale alla facilità con la quale vediamo scorrere la lancetta dei secondi del nostro orologio da polso.

Insomma, dietro quel movimento, così apparentemente naturale, si cela uno dei più grandi paradossi della nostra vita: “Quando finisce la fisica inizia il tempo”, ovvero il misterioso e suggestivo incontro tra l’ “oggettività” di una misurazione scientifica e la soggettività biologica e psicologica dei vissuti delle persone.

Come sostiene Umberto Galimberti, “L’oggettività della scienza di- mora nella soggettività dello sguardo” 3 .

1 “Corrono tempi nefasti”.

2 Agostino d’Ippona, (Sant’Agostino), Le Confessioni, Edizioni PIEMME/Direct, Casale Mon- ferrato (AL), 2000.

3 Umberto Galimberti, Idee: il catalogo è questo, Terza edizione Saggi Universale Economica Feltrinelli, Milano, 2003.

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