Ignorare le caratteristiche
degli attuali scenari

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Ignorare le caratteristiche degli attuali scenari

 

Perché si verifica:

L’organizzazione non ha l’attitudine a leggere le dinamiche degli scenari, le loro caratteristiche in continua trasformazione e a tarare su di essi le sue strategie.

E’ un’organizzazione che non si rende conto di vivere “nell’epoca dei grandi ossimori”, in un tempo di paradossi estremi che ormai fanno parte del gioco e che vanno inglobati nelle azioni di management.

Le conseguenze per l’organizzazione:

1. Visione ridotta e limitata

2. Incapacità di inglobare elementi irrazionali e paradossali nelle sue strategie
   

3. Deposizionamento competitivo

4. Manager incapaci di ridefinire il senso delle attività, di dare un senso al non senso, di saltare sopra il paradosso

La soluzione correttiva:

Le competenze richieste oggi al management e al personale per decodificare ed affrontare in modo efficace gli attuali scenari sono:

• Saper improvvisare, ovvero trasformare l’inatteso o l’imprevisto in un’azione costruttiva. L’improvvisazione, che molti associano ingenuamente a spontaneità, intuito o, peggio, all’arte di arrangiarsi, segue invece la seguente regola di competenza: La spontaneità non sostituisce la preparazione perché è solo la seconda che rende possibile la prima.
  

• Capacità di superare gli atteggiamenti del tipo “o bianco o nero”, gli arroccamenti sulle posizioni personali e di sviluppare nel contempo la visione multidimensionale dei problemi, approvvigionandosi di idee e stimoli provenienti da più fonti, anche se molto diverse o distanti tra loro.
  

• Nel lavoro come nei contesti personali e sociali, ognuno di noi dovrà necessariamente cavarsela nel mantenere la flessibilità e rispettare nello stesso tempo le regole, dimostrare collaborazione nella competizione, avere spirito di iniziativa nella scarsità di risorse, sviluppare autonomia nel rispetto della gerarchia, ricercare l’innovazione nella routine, puntare alla stabilità nell’assunzione dei rischi, rimanere in equilibrio tra l’imprevedibilità e la pianificazione, specializzarsi in un contesto che richiede comunque la capacità di connettersi a campi sempre più vasti e diversi della conoscenza.

Da ricordare:

• Continui cambiamenti degli scenari sono oggi la normalità.

• Lo stato mentale più costruttivo per affrontare gli attuali scenari è quello del “Nulla mi meraviglia, nulla mi turba ma vivo quello che accade con curiosità, serenità e spirito di apprendimento”.
  

Applicazioni:

1. Oggi il Management By Objectives non è più sufficiente per governare la crescente complessità degli scenari: è necessario integrarlo – o forse sostituirlo del tutto – con il Management By Road Map.Rispetto al primo, tale nuovo paradigma assegna un’importanza pari, se non superiore, ai percorsi seguiti per raggiungere gli obiettivi e alle sfide affrontate per risolvere i problemi. Quali strade vengono individuate e quali mezzi e modalità vengono scelti per percorrerle sono determinanti tanto quanto la capacità di definire e assegnare gli obiettivi. Il Management By Road Map è animato da parole chiave come “direzione per le persone”, “percorsi alternativi”, “tappe intermedie”, “punti ristoro”, “strada sbarrata”, “ traguardo da tagliare”, “pilota, copilota ed il team di supporto”, “sistemi di orientamento e guida”, “controllo della gara dall’alto e da remoto”. Questo paradigma mette al centro il cuore, le emozioni, l’empatia e la combattività delle persone che nell’asettico modello del “MBO” erano state progressivamente occultate a vantaggio della fredda “logica dei numeri”.
   

2. Il Management By Road Map vuole sportivamente trasformare ogni sfida in una competenza acquisita, utile per intraprendere nuovi futuri percorsi
   

3. Applicare tale modello significa passare da una “Direzione del Personale” – vecchio approccio MBO – alla “Direzione per le Persone”.

Da ricordare:

Il nucleo concettuale del Management By Road Map è il confronto continuo con quello che accade o potrebbe accadere.

Come nei percorsi impervi e accidentati del rally sul ghiaccio, vetture e strada diventano un’unica entità complessa da governare, l’imprevisto è dentro ogni secondo della gara e il problem solving diventa spettacolare, così è per l’azienda che ogni giorno disegna percorsi che, attraverso scenari e situazioni, dovranno condurre al raggiungimento dei traguardi attesi.

Piano d’azione per il lettore:

1. Domande per la riflessione operativa:

In che misura il management della sua organizzazione prende in considerazione le caratteristiche degli scenari per delineare le traiettorie di sviluppo e di approccio al mercato?

Che cosa ne pensa del nuovo paradigma “Management By Road Map” qui proposto?

Quanto e come può essere applicato nella sua organizzazione?

Cosa può fare la sua organizzazione per gestire in modo ancora più efficace l’influenza dei fattori esterni derivanti dagli scenari sul risultato complessivo dell’azienda?