Irresponsabilita' sociale

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Irresponsabilita' sociale

 

Perché si verifica:

Mancanza di etica nel business e/o autorità politica come esercizio di potere fine a se stesso.

Carenza o assenza di sensibilità nei confronti del bene comune e di rispetto nei confronti dell’ambiente.

Scarso orientamento da parte di azionisti e manager nel considerare i diritti umani e del lavoro – dignità di trattamento, contratti veri, remunerazione adeguata, salute e sicurezza – delle persone.

Le conseguenze per l’organizzazione:

  1. Condanne sul piano civile e penale
  1. Pessima reputazione sul mercato e nei contesti sociali
  1. Ricordo sgradevole nella memoria individuale e collettiva

La soluzione correttiva:

A livello mondiale, la necessità di istituire un’organizzazione super partes che detti le regole del gioco nei mercati e vigili sul rispetto delle stesse.

I processi di globalizzazione economica devono andare di pari passi con quelli della universalizzazione dei diritti dei lavoratori di tutto il mondo.

Il lavoro deve avere la stessa dignità per tutti in ogni angolo del pianeta.

E’ necessario punire severamente chi sfrutta le persone e chi depreda il pianeta delle sue risorse senza pagarne il corrispettivo alla collettività.

A livello aziendale, denunciare e condannare chi si comporta in modo non etico ed irresponsabile.

Irresponsabilita' sociale

Da ricordare:

  • La responsabilità sociale di individui ed imprese è la sfida dal cui esito dipendono non solo le rispettive reputazioni ma il destino stesso del nostro pianeta.
  • Chi sposta la produzione in Paesi dove sono a rischio i diritti delle persone deve certificare e comprovare che il suo prodotto non è soltanto “Made in XYZ” ma anche “Made nel rispetto dei diritti umani e civili dei lavoratori”. La certificazione, naturalmente, non deve essere “taroccata” ma verificata da organizzazioni mondiali super partes rispetto agli interessi economici di Stati e aziende.

Applicazioni:

  • Un codice deontologico in ogni organizzazione da rispettare ed applicare nei comportamenti quotidiani
  • Un ispettore del lavoro e le forze dell’ordine presenti in ogni contesto a rischio sfruttamento per il lavoro
  • Programmi mondiali per la tutela del lavoro e della qualità dei prodotti
  • Rilocalizzazione dell’economia dei prodotti: produrre e consumare prodotti nel raggio massimo di cento chilometri.
  • Ristrutturare e riutilizzare come fabbriche o altra tipologia di struttura tutti i numerosi siti di “archeologia industriale” presenti, ad esempio, sul nostro territorio.
  • Promuovere la cultura, rinvigorire il gusto per le arti, stimolare iniziative sociali sul territorio, recuperare il senso umano del vivere, diffondere la ricchezza in modo più capillare e profondo, dare spazio al merito, alle ambizioni e ai talenti delle persone.

Piano d’azione per il lettore:

  1. Domande per la riflessione operativa:

Definirebbe “etica” l’organizzazione nella quale lavora?

Se si, perché? Se no, perché?

Esiste un codice deontologico e/o una carta dei valori ai quali le persone si ispirano per i loro comportamenti?

Quali sono state, di recente, le azioni di responsabilità sociale intraprese dalla sua organizzazione?

Qual è il suo contributo allo sviluppo di un sentimento etico nel suo team di lavoro e/o nella sua organizzazione?

Cosa fa la sua organizzazione per il benessere dei dipendenti e della collettività?

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