Organizzazione chiusa

Corso di formazione

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Organizzazione chiusa

 

Perché si verifica:

L’organizzazione si dimostra incapace di gestire le complessità emergenti, le crisi e le richieste sempre mutevoli dei mercati.

Tali organizzazioni sono attaccate ai loro privilegi storici derivanti da posizioni monopolistiche, oligopolistiche o di “casta” e resistono fortemente ai necessari cambiamenti imposti dall’evoluzione dei sistemi sociali e del mercato.

In altre organizzazioni, la chiusura può essere causata dall’incapacità del management di attivare sistemi di comunicazione e scambio funzionali a gestire i servizi interni ed esterni, nella prospettiva della creazione di valore.

A fronte delle pressioni dei mercati e/o delle richieste sociali, tali organizzazioni si chiudono a riccio come meccanismo di difesa, rimanendo in una condizione di pericolosa staticità.

Le conseguenze per l’organizzazione:

Illusione di vivere in una “isola felice”

Le funzioni interne lavorano per compartimenti stagni ed ogni posizione è chiusa da un “cancelletto burocratico”

Le persone curano il proprio orticello, nascondendo le informazioni e/o impedendone il flusso corretto

Il clima è ammorbato da paure e tensioni nei confronti delle nuove evoluzioni richieste oppure semplicemente dalla noia generata da una routine sempre uguale a se stessa

Rischio di fallimento

Organizzazione chiusa

La soluzione correttiva:

  • I manager e/o le autorità politiche devono impegnarsi per diffondere e far accettare i valori del cambiamento come opportunità di sviluppo per l’organizzazione e valore per la collettività che fruisce dei suoi servizi
  • Le modalità di interazione tra manager e collaboratori devono essere improntate sullo scambio continuo di informazioni e prassi competenti, con la finalità di convergere verso l’obiettivo comune della creazione dei valore per il cliente interno e finale.
  • Ogni comunicazione programmata come i meeting, le riunioni, i colloqui ed altri eventi deve essere strutturata in modo tale che il valore finale ricavato dai partecipanti sia tale da consentire loro di migliorare da subito i processi organizzativi
  • I manager devono dedicare tempo e sforzi per facilitare i cambiamenti, l’integrazione organizzativa e l’apertura nei confronti di ogni forma di evoluzione che porti benefici ai mercati
  • I manager devono saper ascoltare e soprattutto saper strutturare specifiche modalità di comunicazione per dare e ricevere feedback.

Da ricordare:

  • Esistono due tipologie di feedback: correttivo e di supporto. Il primo serve a correggere in modo tempestivo e specifico un comportamento sbagliato e/o non conforme alle regolamentazioni. Il secondo serve a lodare e gratificare un collaboratore per un suo comportamento efficace.
  • La capacità dell’organizzazione di dotarsi di sistemi di comunicazione interna efficaci ha un impatto non soltanto sullo scambio delle informazioni e la corretta gestione dei loro flussi ma anche sulla rilevazione dei rischi aziendali legati alla sicurezza e alla salute.

Applicazioni:

  1. Cambiamenti organizzativi sostenuti con adeguati processi formativi ed informativi
  1. Supporto organizzativo fornito alle persone per la corretta interpretazione del proprio ruolo e per il facile apprendimento delle informazioni relative a piani e/o obiettivi aziendali legati alle aperture sui mercati
  1. Integrazione organizzativa perseguita trasversalmente a tutte le funzioni
  1. Consapevolezza diffusa a tutti i livelli che il cambiamento non è più una novità occasionale ma una quotidiana normalità

Da ricordare:

  • Oggi conviene sostituire il vecchio concetto di “catena del valore”, che evoca rigidità e staticità, con quelli di “filiera” e “flussi”, più adatti a rappresentare la dinamicità e la flessibilità richieste ad ogni organizzazione
  • Il concetto di “apertura nei confronti del mercato” significa anche essere disponibili a fare rete con altre organizzazioni, con il territorio di appartenenza e, più in generale, preferire un approccio orientato a creare sinergie invece che porsi soltanto nella tradizionale ottica concorrenziale.

Piano d’azione per il lettore:

  1. Domande per la riflessione operativa:

Nell’organizzazione dove lavora, esistono funzioni o persone che lavorano come “compartimenti stagni”?
Le persone sono soddisfatte delle modalità di comunicazione attraverso le quali ricevono leinformazioni e i contenuti aziendali relativi a piani d’azione anticrisi, ai processi formativi e ai cambiamenti a cui va incontro l’organizzazione?
Quali sono i punti di forza e di debolezza del sistema di comunicazione interno?
Definirebbe la sua organizzazione come “aperta nei confronti del mercato”?
Cosa dovrebbero fare i manager della sua organizzazione per facilitare l’integrazione funzionale, la comunicazione ed i feedback con i collaboratori?

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