Abituati a dare feedback frequenti

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Abituati a dare feedback frequenti

«Ci si chiede qual è la differenza tra un leader e un capo: il leader guida, il capo conduce». Theodore Roosevelt

Il pieno apprezzamento per il lavoro svolto è una delle aspettative principali dei collaboratori in ogni tipo di azienda e organizzazione, mentre la mancanza di momenti gratificanti, magari con la costante condivisione di momenti negativi, è tra i principali fattori di stress.

  • Dove sono capitato?
  • Cosa vogliono da me?
  • Sarò capace di fare quello che mi chiedono?
  • Il capo mi darà una mano?
  • Cosa avrò in cambio?...

Sono alcune delle domande che un collaboratore si pone quando arriva in un nuovo ambiente e in un nuovo gruppo di lavoro. E continua a farsi periodicamente o in momenti significativi di cambiamento. Per questo è importante programmare almeno un incontro annuale in cui valutare con il collaboratore i risultati raggiunti.

Ma per ottenere risultati eccellenti è opportuno pianificare durante tutto l’anno dei momenti di controllo e verifica dell’attività svolta.

Se il compito prioritario dello Stra-Manager è quello di incrementare il contributo che le persone danno all’azienda con il loro lavoro, è bene utilizzare il feed back quotidianamente o ogni volta che se ne ha l’occasione perché:

Chiunque impiega energie fisiche e psichiche per svolgere un compito si aspetta un segnale di ritorno (feed back);

  • Il tipo di segnale di ritorno influenza gli impieghi di energie successive;
  • La principale fonte di segnali di ritorno è il proprio responsabile diretto.

Abituarsi a dare feed back frequenti

 

Se una persona compie degli sforzi per andare dalla posizione A alla posizione B, quando riceve un feed back positivo (un apprezzamento, attestazioni di stima, fiducia), tenderà a proseguire nella stessa direzione aumentando la quantità di sforzi.

Presenza di feed back

Il riconoscimento positivo genera:

  • volontà di proseguire nell’azione lodata;
  • gratificazione;
  • desiderio di migliorare.

Assenza di feed back

La persona che sta compiendo degli sforzi e non riceve nessun feed back tenderà a proseguire nella stessa direzione, ma andando avanti con inerzia, cioè diminuendo progressivamente l’impegno profuso.

La mancanza di riconoscimento genera:

  • ansia;
  • rallentamento nelle prestazioni;
  • spinta a ripetere le azioni o le risposte meno difficili (evitando qualsiasi innovazione e miglioramento).

Se il feed back è così utile e non costa niente! (se non il tempo per comunicarlo), perché viene utilizzato così di rado?

Queste sono alcune delle ragioni – alibi – che i responsabili dichiarano onestamente per rispondere alla domanda:

  • C’è poco tempo…
  • L’altro ci rimane male…
  • Meglio non darlo troppo, perché poi chiedono un aumento…
  • Non ce n’è bisogno, va tutto bene…
  • Ho paura della reazione dell’altro…

  • (aggiungi i tuoi alibi)

L’imbarazzo e gli alibi vengono fuori quando ancora non si padroneggia lo strumento del feed back e di conseguenza si accumulano esperienze spiacevoli del suo utilizzo.

Ecco alcuni degli errori più frequenti:

  • cercare di prendere sempre decisioni popolari (evitare qualsiasi conflitto);
  • valutare i rapporti personali invece di attenersi a quelli professionali;
  • essere vaghi nei rimproveri e negli elogi;
  • basarsi sulle impressioni invece che sui fatti;
  • non verificare di persona le informazioni ricevute;
  • usare due pesi e due misure;
  • rafforzare i propri commenti con la descrizione dei propri successi passati (“quando facevo io il tuo lavoro…”).

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