L'approccio dinamico 3.0 alla gestione dei collaboratori

montagne

Acquista online tutti i materiali didattici dei corsi di formazione, i videocorsi e/o partecipa ai corsi online.

L'approccio dinamico 3.0 alla gestione dei collaboratori

«L'ansia uccide più persone del lavoro perché più persone si preoccupano invece di lavorare». Robert Lee Frost

I segnali di demotivazione come quelli sopra descritti potrebbero segnalarci che stiamo adottando un approccio “statico”, una “gestione dei collaboratori” intesa nel senso etimologico di “gestire” come: “amministrare” e “tenere sotto controllo”, focalizzandoci sulla “contabilità” di premi e minacce come strumento principale per minimizzare i costi e massimizzare l’utilità.

Approccio dinamico 3.0 alla gestione dei collaboratori

Un approccio “dinamico” è finalizzato invece allo “sviluppo” dei collaboratori, e questo alla lunga porta maggiori risultati anche per l’azienda:

Approccio dinamico alla gestione dei collaboratori

La formula per la gestione dinamica dei collaboratori.

Con il modello seguente proponiamo una formula con la quale come Stra-Manager potrai gestire al meglio le dinamiche relazionali e motivazionali nei processi di crescita e sviluppo. Si tratta di una formula semplice da tenere sempre presente sia nella delega che nella valutazione dei collaboratori.

Comprendere questa formula ti aiuterà a comunicare in maniera chiara e trasparente gli obiettivi e le scelte riguardo la tua gestione del gruppo.

Questo modello permette di rispondere a una delle più frequenti cause di frustrazione sul posto di lavoro, il divario tra:

  • ciò che le persone devono fare;
  • ciò che le persone possono fare.

Chiamiamo:

  • R il livello di Responsabilità correlato a una posizione lavorativa.
  • C il livello di Competenze/capacità correlate con una posizione.

Quando affidiamo un nuovo incarico a un nostro collaboratore, inevitabilmente produrremo una situazione di questo tipo:

R > C
=
“rischio ansia”

Le responsabilità sono maggiori delle competenze possedute. La persona non sa se sarà in grado di gestire la nuova attività o se potrà raggiungere in forma adeguata gli obiettivi assegnati.

Non sa se possiede sufficienti competenze di base e se riuscirà ad acquisire quelle richieste. La sensazione principale collegata a questa situazione è l’ansia.

Immaginiamo ora che la stessa persona stia occupando da anni la posizione assegnata. Si troverà nella seguente situazione:

R < C
=
“rischio noia”

Le sue responsabilità sono inferiori alle competenze possedute. Le persone in questi casi si sentono sottoutilizzate. Il risultato è la noia.

La situazione di equilibrio è:

R = C

OK!

Con R = C il collaboratore sente di essere utilizzato per le competenze acquisite e di essere all’altezza del compito assegnato.
Ma la situazione R = C è naturalmente una forma di equilibrio che non dura nel tempo. Ciò che ieri sembrava sfidante oggi rischia di apparire noioso.

Approccio dinamico 3.0 alla gestione dei collaboratori

Nella nostra esperienza nella maggioranza delle posizioni bastano due o tre anni al massimo per completare un ciclo che va da R<C a R>C. Ecco perché le organizzazioni che richiedono un impegno non meramente operativo ai loro dipendenti pongono molta attenzione al tema della crescita e chiedono ai loro manager di mettere in atto una gestione dinamiche delle risorse assegnate.

La formula dell’equilibrio R/C è anche una delle premesse indispensabili per un sistema di valutazione funzionante e utile, condivisibile dalle persone e visto come un’opportunità (e non, come spesso accade, come un adempimento burocratico da svolgere a fine anno). In una prospettiva dinamica di cambiamento e crescita le persone aderiscono molto più volentieri a un sistema di valutazione delle loro prestazioni.

Ecco chiarirsi il campo di azione dello Stra-Manager: attraverso il feed back continuo, il monitoraggio e supporto, l’assegnazione di obiettivi, il chiarimento delle politiche aziendali, crea le condizioni per lo sviluppo professionale continuo dei suoi collaboratori e usa il circolo ansia/noia come leva motivazionale potente.

Esercizio: Qual è la tua attuale posizione rispetto all’equilibrio R = C?

Quali sono le sfide per te aperte in questo momento?

…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

Su che cosa ti piacerebbe fare meno fatica, o svolgere con più agio e semplicità?

…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

Cosa potrai imparare affrontando queste sfide?

…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

Quali obiettivi, compiti, attività puoi cominciare a svolgere in modo da ampliare il tuo livello di responsabilità/capacità sul lavoro?

…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

Chi potrà aiutarti in questo passaggio di crescita?
…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

Di quali informazioni, supporti, competenze potrai avere bisogno?

…………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………

___________________________________________________

Ora, ripeti lo stesso schema per ognuno dei tuoi collaboratori, uno alla volta.
Collaboratore A:
Analizza per quali compiti/ruoli/attività è in una situazione:•

  • R<C
  • R>C

Focalizzati su:

  • che cosa potrebbe aiutarlo nel caso R>C;
  • cos’altro potresti affidargli nel caso R<C.

e rispondi alle seguenti domande:

  • Quali obiettivi, compiti, attività potrebbe cominciare a svolgere in modo da ampliare il suo livello di responsabilità/capacità sul lavoro?
  • Chi potrà aiutarlo in questo passaggio di crescita?
  • Di quali informazioni, supporti, competenze potrà avere bisogno?

Procedi allo stesso modo con il collaboratore B, C, ecc.

20

+

anni di esperienza

50

+

formatori e consulenti aziendali senior

250

+

corsi in aula / online e team building a catalogo

500

+

aziende Clienti

15000

+

partecipanti