Le tre leve della motivazione nel lavoro

montagne

Acquista online tutti i materiali didattici dei corsi di formazione, i videocorsi e/o partecipa ai corsi online.

Le tre leve della motivazione nel lavoro

“Se avete bisogno che sia io a motivarvi probabilmente non vi assumerò” Uomo d’affari anonimo

Tradizionalmente, le leve motivazionali utilizzate all’interno delle aziende, sono le seguenti:

  • Retribuzione
  • Crescita e sviluppo professionale
  • Qualità della vita lavorativa

Esercizio di auto-riflessione

Prova a mettere in ordine di priorità i fattori sopra riportati (Retribuzione / Crescita e sviluppo professionale / Qualità della vita lavorativa), partendo dal più importante e irrinunciabile.

1. …………………………………………………..

2. …………………………………………………..

3. …………………………………………………..

Le tre leve della motivazione nel lavoro

Quando chiediamo ai partecipanti ai nostri corsi di formazione di mettere in ordine di importanza le tre fonti della motivazione, dopo una breve riflessione in gruppo, si arriva a:

  • mettere la qualità della vita lavorativa al primo posto;
  • la crescita e sviluppo professionale al secondo
  • solo al terzo posto la retribuzione.

Naturalmente partiamo dal presupposto che la retribuzione permetta di soddisfare i bisogni primari di una persona (sicurezza e sostentamento). Se guadagno 900 euro e me ne offrono 2.000 o 2.500 è chiaro che sarò molto motivato.

Ma quello che succede realmente è che per ruoli analoghi le retribuzioni possono oscillare per grandezze intorno al 10-15%. Chi di noi sarebbe disposto a guadagnare 100-150 euro al mese in più per ritrovarsi in un ambiente dove la vivibilità è molto scarsa? (colleghi antipatici, clima interno poco sereno, conflitti, tensioni, stress, ecc.).

La buona notizia è che, anche come Stra-Manager, possiamo influire positivamente e direttamente sui fattori che andranno a creare un clima motivante e coinvolgente a partire dalla cura delle relazioni e della comunicazione fra colleghi.

La notizia meno buona è che molto spesso tendiamo ad agire come se i principali fattori motivanti fossero “bastoni e carote”, cioè premi e punizioni, veramente adeguati fino a quando le attività sono semplici, ripetitive, standardizzabili.

Se pensiamo che le persone smetterebbero di adempiere ai loro doveri se non opportunamente pungolate alla fine avremo ragione! Se adottiamo un’ottica 2.0 alla fine avremo un ambiente di lavoro 2.0, con collaboratori tendenti alla passività e bisognosi di controllo.

Adottando un’ottica 3.0 riusciremo invece a creare un’organizzazione che cresce e si sviluppa perché crescono e si sviluppano le persone di cui è composta. Vediamo Come.

20

+

anni di esperienza

50

+

formatori e consulenti aziendali senior

250

+

corsi in aula / online e team building a catalogo

500

+

aziende Clienti

15000

+

partecipanti