Lista delle idee parte tre

Corso di formazione

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Lista delle idee parte tre

IDEA N. 62 Premio smile

L’obiettivo è premiare l’addetto/a al front end – receptionists, hostess, promoters, addetti al contatto con il pubblico e/o con la clientela – che esprima durante il servizio, in modo spontaneo e naturale, il sorriso più solare ed accogliente.

Può essere organizzato un “comitato di valutazione” composto da manager dell’organizzazione, clienti, fornitori, sponsor, consulenti di immagine e di comunicazione, consulenti aziendali o formatori.

Il “premio smile” può consistere in un week end benessere, un abbonamento annuale ad una palestra o ad un centro sportivo, un viaggio di una settimana con destinazione a scelta del vincitore.

Un autentico bel sorriso che accoglie pubblico e/o clienti va premiato, se non altro per esorcizzare quell’alone di negatività che è sempre in agguato nelle organizzazioni.

IDEA N. 63 “Maternità e paternità, una fermata non il capolinea”

La nascita di un figlio, specie se è il primo, travolge la vita dei singoli genitori e della coppia.

E’ un evento che rappresenta uno dei cambiamenti epocali nell’esistenza delle persone, con impatti psicologici ed emotivi molto variabili a secondo delle stesse persone e delle circostanze.

Anche il lavoro, naturalmente, ne può risentire sia in termini di produttività/coinvolgimento sia a livello di carriera.

Per la donna, in particolare, la maternità può coincidere con il capolinea del suo percorso professionale non tanto per scelta personale quanto purtroppo per carenza di servizi – asili nido, assistenza, trasporti – e per una cultura ancora troppo maschilista riguardo la conciliazione casa-lavoro.

L’idea n. 63 vuol quindi porre l’accento sulla necessità/opportunità di promuovere tutta una serie di iniziative concrete in azienda per aiutare i dipendenti e i collaboratori che diventano o ridiventano genitori.

L’obiettivo è fare quindi in modo che la nascita di un figlio rappresenti soltanto una fermata del percorso professionale – da gestire efficacemente – e non un capolinea – da evitare accuratamente.

IDEA N. 64 Un’aula TAV

TAV è una sigla che sta per Training Added Value: formazione a valore aggiunto.

Se la formazione è lo strumento per correre in modo competitivo sul mercato, occorre necessariamente che crei valore aggiunto alle persone che ne usufruiscono.

Prima di progettare e/o organizzare attività formative, in aula ma anche in outdoor, raccogliete quanti più suggerimenti, informazioni, esperienze e commenti dalle persone che “riceveranno” la formazione.

Progettare e realizzare un intervento formativo senza coinvolgere prima i partecipanti è come far partire un treno ad alta velocità senza i macchinisti.

IDEA N. 65 Accorciamo le distanze

Prima dell’avvento di Internet, capitava spesso di ascoltare in azienda il “voi della direzione generale e noi della periferia o delle sedi periferiche”, detto con un tono spesso “distaccato”.

Chi gestiva sedi fisicamente lontane dalla direzione, lo faceva un po’ come i satrapi dell’antica Persia, “governatori assoluti” legati al “palazzo reale” magari soltanto attraverso un fax.

Oggi le nuove tecnologie digitali hanno talmente rivoluzionato il modo e soprattutto i tempi della comunicazione che la distinzione “direzione centrale-sedi periferiche” non ha più senso.

Ogni struttura, come ogni persona, può essere uno snodo critico del network aziendale attraverso il quale stabilire connessioni comunicative e relazionali sostanzialmente in tempo reale.

L’utilizzo efficace delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, accorcia se non addirittura annulla le distanze fisiche ed anche, a volte, quelle psicologiche.

“Muovete le idee e non le persone” è lo slogan pubblicitario preferito di chi promuove lo sviluppo della tecnologia per abbattere drasticamente i costi di spostamento ed incrementare l’efficacia della comunicazione, della formazione e delle relazioni interpersonali all’interno delle reti organizzative, rimanendo ognuno nel proprio presidio.

In ogni caso, rimane sempre valido il principio secondo il quale il miglior modo di accorciare le distanze è incontrarsi di persona.

Nessuna tecnologia potrà mai sostituire completamente il valore del contatto personale e del guardarsi negli occhi mentre si comunica.

IDEA N. 66 What’s your trouble?

L’idea è quella di istituire uno “sportello” di ascolto e counseling per i dipendenti e i collaboratori dell’azienda gestito da Psicologi iscritti all’albo professionale, possibilmente esperti anche di tematiche aziendali.

L’obiettivo dello sportello, organizzato in un monte ore settimanali da definire in funzione delle richieste e/o delle esigenze dei dipendenti, è quello di offrire un supporto specialistico, gratuito per il dipendente, per la gestione di situazioni da DPTS (Disturbo Post Traumatico da Stress) o altri disagi legati allo svolgimento delle attività lavorativa.

Ad esempio, dipendenti che hanno subito incidenti sul lavoro o rapine – l’ Art. 22 CCNL del 12 febbraio 2005 stabilisce che le imprese bancarie devono considerare il “rischio rapina” ai fini del documento di valutazione di cui all’Art. 4 della Legge 626/94 relativo alla sicurezza e alla salute dei lavoratori – possono trovare giovamento dal fruire di un qualificato servizio di ascolto e consulenza.

IDEA N. 67 In viaggio con lo storico dell’arte

Offrite l’opportunità, a chi in azienda è appassionato di arte e di siti archeologici, di viaggiare accompagnato da uno storico dell’arte, retribuito dall’azienda.

Il viaggio è naturalmente a carico del dipendente.

Non c’è bisogno di un esperto famoso e affermato; incaricate un bravo laureato in Storia dell’Arte – magari in cerca di lavoro – ed affidategli la curiosità e la voglia di conoscere del vostro dipendente.

Questa idea, in particolare, può essere apprezzata anche dai manager appassionati di arte.

IDEA N. 68 “Houston abbiamo un problema”

L’idea consiste nel raccogliere in un libro o in una cartella, cartacea e/o informatica, i più importanti casi di problem solving aziendale risolti brillantemente.

Una raccolta descrittiva delle più gravi criticità vissute in ogni comparto aziendale e le soluzioni adottate per risolvere i problemi.

E’ importante che vengano evidenziati prioritariamente il dove si è verificato il problema ed il perché, con la descrizione delle conseguenze.

Le eventuali responsabilità individuali devono far riferimento al ruolo organizzativo svolto in quel momento dalle persone e non intese come delle “colpe” delle persone stesse, per evitare l’effetto tribunale.

E’ necessario/opportuno non solo descrivere la soluzione messa in atto ma anche il livello di efficacia.

In altre parole, può essere utile a chi legge sapere se ed in che misura quella soluzione può essere riapplicata in un altro contesto.

In ogni caso, la raccolta “Houston abbiamo un problema” risulterà enormemente istruttiva sia per evitare di ripetere gli stessi errori, sia per prevenirne di nuovi.

IDEA N. 69 “Il mio nome è Bond, James Bond”

Chi riesce ad ottenere, a raccogliere e divulgare in modo sistematico ed utile quante più informazioni possibile – in modo etico naturalmente! – sulla concorrenza, riceve il premio 007.

In ogni ambito commerciale oggi è di fondamentale importanza sapere come si muove la concorrenza e conoscere in profondità il settore in cui si opera.

Giocare d’anticipo diventa un necessità per tutti i commerciali e chi dispone delle informazioni giuste e le sa utilizzare nelle trattative e nelle negoziazioni detiene un vantaggio competitivo sugli altri concorrenti.

Ecco perché oggi ogni commerciale è chiamato ad essere un vero e proprio 007 del settore in cui opera e al più abile ed informato del team gli/le va riconosciuto senz’altro un premio.

IDEA N. 70 Company Comics

L’azienda a fumetti con la sua cultura, la sua storia, le sue persone, i suoi prodotti/servizi, i suoi clienti. L’idea si presta sia per lanciare un concorso a premi sul fumetto più divertente o simbolicamente più rappresentativo dell’azienda, sia per allestire una mostra con tutte le creazioni dei dipendenti e/o dei figli dei dipendenti sull’azienda.

Può anche essere realizzato un libro che raccolga tutti i fumetti realizzati senza un preciso filo conduttore oppure impostato a tema: “La storia dell’azienda”, “Corso di vendita”, “Il nostro team”, “Il management”.

IDEA N. 71 L’applausometro

L’applausometro è un vero e proprio apparecchio con dei sensori che rilevano il grado di intensità progressiva di quattro tipologie di applausi:

  1. Applauso breve o tiepido, con durata di circa 30 secondi
  2. Caloroso, con durata di circa 1 minuto
  3. Intenso o scrosciante, con durata oltre 1 minuto
  4. Standing Ovation, con durata oltre i 2 minuti ed in piedi

L’utilizzo dell’applausometro in contesti quali riunioni, meeting e convention ha finalità esclusivamente ludiche e comunque presuppone il consenso del o dei relatori che verranno “misurati” in termini di intensità di applausi.

IDEA N. 72 Ritorno al futuro

E’ un’idea che si presta in modo particolare per animare corsi di formazione, meeting e convention aziendali.

Essa consiste nell’invitare le persone – l’esercizio può essere svolto singolarmente o in gruppo – a descrivere nel dettaglio come potrà essere l’azienda tra venti o trenta anni, persone comprese.

I risultati delle descrizioni – ottimistici o pessimistici che siano – possono essere successivamente discussi insieme e costituire fonte di stimolo per strategie di implementazione e/o di miglioramento.

IDEA N. 73 Wanted! Caccia allo stressor aziendale numero 1

L’attuazione di questa idea si articola nei seguenti passaggi:

  1. Un sondaggio interno per rilevare quale sia l’aspetto o l’elemento che stressa maggiormente
    le persone – a livello di preoccupazioni e/o di pressione – all’interno dell’azienda.
  2. Una volta individuato lo “stressor aziendale numero 1”, la Direzione realizza un poster stile “taglia per il bandito del far west” che lo rappresenti con un disegno e/o lo descriva con delle frasi – l’ottimale è realizzare un identikit completo con immagine simbolica più una
    descrizione.
    La “taglia” consiste in buoni spesa o benzina messi a disposizione dalla Direzione
  3. Chi elimina o contribuisce a “catturare” – nel senso che propone soluzioni efficaci – lo
    stressor aziendale più pericoloso, riceverà la “taglia” stabilita dalla Direzione.

IDEA N. 74 Il dizionario aziendale

Ogni azienda ha la sua cultura con i relativi modi espressivi, il suo linguaggio tecnico, il suo “glossario” relativo a prodotti, servizi, procedure.

L’idea è quella di far confluire questo patrimonio culturale, linguistico e tecnico all’interno di un dizionario che, dalla A alla Z, riporti il mondo dell’azienda a beneficio conoscitivo di dipendenti, clienti, fornitori e visitatori.

IDEA N. 75 Il calendario aziendale

Non si tratta questa volta di realizzare un calendario con i dipendenti o le dipendenti in bikini ma di utilizzare foto aziendali, con l’eventuale partecipazione dei dipendenti vestiti normalmente/elegantemente.

L’idea è quella di coinvolgere dipendenti appassionati di fotografia e fargli immortalare angoli e scorci significativi/rappresentativi dell’azienda, magari in diverse parti del mondo se si tratta di multinazionali o di aziende delocalizzate.

Le foto del calendario possono essere integrate anche con delle sintetiche descrizioni dei luoghi e/o dei paesaggi dove risiede l’azienda.

Il calendario distribuito a dipendenti, clienti e fornitori può costituire un ottimo veicolo di immagine e promozione aziendale, a condizione che venga realizzato con gusto ed elevata qualità grafica.

IDEA N. 76 Il blog aziendale

L’idea del blog aziendale sfrutta le potenzialità di Internet e può rappresentare un’occasione per far comunicare le persone all’interno dell’azienda, oltre i normali protocolli, i canali e/o le procedure standard.

Un forum di discussione per far “incontrare” e comunicare quei dipendenti che magari non hanno la possibilità di conoscersi personalmente.

Post it, memo ed altri messaggi scambiati all’interno del blog in modo informale possono aiutare, non solo a creare/rinsaldare i rapporti, ma anche ad alleviare lo stress attraverso lo scambio di battute ed opinioni.

IDEA N. 77 Esercizi di coraggio

Esercizi di coraggio può essere il titolo di un’esercitazione da svolgere nelle aule di formazione, durante un meeting o in qualche riunione in cui sia necessario scuotere in quel momento la coscienza delle persone e stimolarne la motivazione a rispondere in modo costruttivo ed energico ad una situazione potenzialmente rischiosa e/o pericolosa.

Tale esercitazione può essere poi articolata con una serie di domande-stimolo del tipo:

  • Cosa fareste se l’azienda stesse per chiudere?
    (L’azienda non sta fallendo ma ipotizziamo che ciò possa accadere...)
  • Cosa fareste se l’azienda stesse per perdere il suo cliente numero uno?
  • Cosa fareste se l’azienda chiudesse l’anno in rosso?
  • Cosa fareste se la concorrenza aprisse un punto vendita a dieci metri dal nostro?
  • Cosa fareste se la produttività fosse in calo?
  • Cosa fareste se il nostro miglior talento lasciasse l’azienda?

Una volta raccolte tutte le risposte su una lavagna a fogli mobili, discussione in plenaria per estrapolare commenti, soluzioni ed indicazioni utili.

IDEA N. 78 Scambi interculturali

L’idea è quella di realizzare una sorta di “Erasmus aziendale” in cui, ad esempio, dipendenti di un’azienda italiana vadano a lavorare per un periodo in un’azienda svedese e viceversa.
Il periodo può essere indicativamente di max. tre mesi.

Lo scambio interculturale può riguardare non soltanto i livelli manageriali ma anche altre figure professionali come ad esempio impiegati amministrativi, magazzinieri, commerciali,
consulenti.

Un altro aspetto importante da considerare riguardo l’idea degli scambi interculturali è che essi possono essere attuati non solo tra aziende appartenenti allo stesso gruppo ma anche tra aziende diverse che lavorano in settori diversi.

I vantaggi per le persone coinvolte nello scambio sono notevoli: 90

  1. Fare un’esperienza di vita e di lavoro che apre la mente ed offre diversi stimoli di crescita
  2. Acquisire buone prassi da riportare nella propria realtà lavorativa
  3. Stimolare il senso di gratitudine nei confronti sia della propria azienda, sia di quella ospitante

IDEA N. 79 Il buon giorno si vede dal mattino

L’obiettivo è effettuare una raccolta scritta di tutto quello che mette di cattivo umore le persone all’ inizio della giornata lavorativa, riferito sia all’organizzazione, sia ad altre cause esterne –
traffico, metropolitane e bus pubblici gremiti o in ritardo, litigi familiari – e fare un problem solving di gruppo nell’ambito di una apposita riunione o di un intervento formativo.

Naturalmente, il management è responsabile soltanto delle eventuali cause organizzative mentre riguardo le altre, le persone sono invitate a lavorarci in modo diretto e magari più consapevole.

IDEA N. 80 L’umorista nato

Se all’interno dell’azienda o del vostro team lavora una persona particolarmente simpatica e brillante, coinvolgetela per fargli/le organizzare degli spazi di cabaret e/o di animazione ludica in occasione di meeting, riunioni o convention.

Il coinvolgimento presuppone due condizioni imprescindibili:

  1. L’adesione volontaria della persona o delle persone – gli umoristi nati possono essere anche più di uno
  2. La legittimazione da parte di tutti gli altri, ossia l’umorista nato viene vissuto/percepito/ accettato tranquillamente da colleghi e capi

Una volta appurate queste due condizioni, concedete spazio al portatore sano di umorismo, il clima aziendale ne beneficerà in modo significativo.

IDEA N. 81 Penne aziendali personalizzate

L’idea è quella di realizzare penne aziendali con impresso, oltre al logo dell’azienda, il nome e cognome dei dipendenti, senza specificarne titoli o qualifiche.

Le penne gireranno casualmente in azienda ed in altri contesti – clienti, fornitori – ed ognuno potrà utilizzare sia quella con il proprio nome e cognome, sia quelle con i nomi degli altri colleghi o capi.

IDEA N. 82 “Scusa se ti chiamo partecipante”

L’obiettivo è realizzare una raccolta scritta degli episodi/battute/commenti più divertenti avvenuti durante le attività formative in aula e in outdoor, riportati dai partecipanti.

Anche i consulenti formatori esterni vanno coinvolti nel riportare contenuti simpatici da poter inserire nella raccolta.

Le raccolte possono essere annuali o biennali ed inoltre possono essere arricchite da immagini, foto e fumetti esplicativi dell’episodio o di una battuta vissuti durante la formazione.

IDEA N. 83 “Change café”

Questa idea può essere utilizzata in particolare nei corsi di formazione e/o nelle convention aziendali il cui tema principale da approfondire sia il “change management”, con gruppi di almeno venti persone fino ad un massimo di cento persone.
La location, inoltre, deve disporre di uno spazio all’aperto con tavoli rotondi e sedie per i sottogruppi.

Operativamente, l’idea viene attuata con i seguenti passaggi:

  1. Il relatore esterno o il manager dell’azienda, una volta allestito lo spazio esterno secondo quanto indicato sopra, suddivide il gruppo in vari sottogruppi secondo un criterio funzionale del tipo: per un gruppo da venti persone, quattro sottogruppi da cinque, per un gruppo di cento persone, dieci sottogruppi da dieci persone.
    Per quanto riguarda invece la composizione dei sottogruppi, il criterio da seguire è quello
    dell’integrazione delle diverse funzioni aziendali, sia in senso orizzontale, sia verticale. Ogni sottogruppo sarà quindi composto da amministrativi, commerciali, receptionists, quadri, responsabili, magazzinieri, corrieri, addetti alla sicurezza, operativi, tecnici, manutentori e così via.
  2. Una volta formati i gruppi, la consegna è quella di discutere insieme sul tema del
    cambiamento davanti ad un buon caffè – o thè, succhi di frutta, cappuccini, aperitivi – per trenta minuti, segnando su un blocco per appunti tutte le idee e le considerazioni emerse, in riferimento anche ai significati operativi e psicologici emersi durante il corso di formazione o la convention.
  3. Nella consegna, viene data anche l’importante indicazione che, trascorsi i primi dieci minuti, ognuno può alzarsi – portandosi dietro il suo caffè – e fare cambio sedia con un collega che andrà a sedersi al tavolo di chi ha preso il suo posto.

Il change cafè è un’ esercitazione all’aperto che facilita, alla lettera, lo scambio di idee su un tema chiave, quale quello del cambiamento, coinvolgendo le persone in modo piacevole e relazionale.

Lista delle idee parte tre

IDEA N. 84 Il filo d’Arianna: come uscire dai labirinti della vita

L’idea n. 84 può essere il titolo di un’esercitazione da svolgere in gruppo durante sessioni formative dedicate al problem solving, all’intelligenza emotiva, allo sviluppo di risorse e qualità personali che consentono il brillante superamento di situazioni difficili e di uscire indenni da quei labirinti in cui, più o meno consapevolmente, possiamo ritrovarci nella vita.

Il filo d’Arianna è una metafora che può far da sfondo anche per interventi in convegni e conferenze.

IDEA N. 85 Vi raccontiamo l’azienda a scuola

Considerato il nostro atavico bisogno di collegare il mondo della scuola pubblica con quello delle imprese, “Vi raccontiamo l’azienda a scuola” vuol essere un’iniziativa che va proprio nella direzione di creare una connessione educativa tra il lavoro reale e le conoscenze scolastiche.

Non solo, l’idea può costituire anche un’occasione per le aziende di pubblicizzarsi e nello stesso tempo incontrare/conoscere/reclutare potenziali talenti.

Per gli studenti, oltre ad avere l’opportunità di farsi conoscere e consegnare direttamente un cv nelle mani degli interessati, rappresenta una bella opportunità per ascoltare una testimonianza concreta che va ad integrare in modo determinante la teoria dei programmi scolastici con le esperienze reali del mondo del lavoro.

Ad esempio, un manager di una importante catena alberghiera può svolgere un incontro in un istituto alberghiero oppure lo psicologo di una ASL può svolgere incontri in un liceo psicopedagogico, un/una responsabile di un’azienda che opera nel settore ICT può raccontare nelle scuole tecniche come opera la sua organizzazione sul mercato, un archeologo del Ministero dei Beni culturali può raccontare i suoi viaggi di lavoro in un istituto d’arte.

IDEA N. 86 Il palio aziendale

Nell’ambito di seminari di formazione residenziali o di convention, può essere organizzato il palio aziendale da svolgersi nel pomeriggio o la sera per divertire e far distendere le persone.

Può consistere in una o più gare da svolgersi a squadre come ad esempio, tornei di freccette, di tiro con l’arco, di calcetto, di volley, di briscola, di ping pong, di biliardo, di calcio balilla.

Possono essere svolti più tornei e vanno segnate le vittorie o le sconfitte delle squadre per ogni specialità.

Si aggiudica il palio aziendale – un gadget, una t-shirt, buoni spesa o benzina – la squadra che vince il torneo o totalizza il maggior numero di vittorie, nel caso in cui vengano svolte più gare in più tornei.

IDEA N. 87 Tutto quello che avreste voluto chiedere al vostro capo e non avete mai osato farlo

Nell’ambito di un team di lavoro, l’idea – che deve partire dal responsabile il quale è disponibile a mettersi in gioco – è quella di raccogliere da ogni collaboratore un foglio sul quale ci sia scritto cosa il collaboratore o la collaboratrice avrebbe voluto chiedergli/le e non ha mai “osato farlo”. Magari può trattarsi di una curiosità, di un dettaglio della vita personale o professionale,
di una promozione o di un aumento di stipendio (!) o semplicemente di un permesso.

L’idea è quella per il responsabile di avvicinarsi ai suoi collaboratori e farsi avvicinare in modo umano.

IDEA N. 88 Golf Indoor Management Training (GIMT)

L’idea è stata sviluppata con successo da Gianluca Gambirasio, Amministratore Unico della società di consulenza Olympos Group – www.olympos.it – in partnership con la struttura di Golf Indoor di Bratto (BG) a partire dal 2005.

Consiste nell’utilizzare e far vivere ai partecipanti le esperienze pratiche del golf come metafore del mondo lavorativo, in un ambiente speciale che ricrea un vero campo da golf attraverso spazi virtuali ad avanzata tecnologia ma anche fisici.

L’aspetto interessante è che i partecipanti non devono essere necessariamente degli esperti golfisti, anzi.

La “verginità” nella disciplina può costituire un ulteriore fattore di stimolo per il coinvolgimento e l’apprendimento.

Grazie alle istruzioni tecniche dei maestri di golf e ai debriefing gestiti dai formatori Olympos, il partecipante può trarre un notevole valore aggiunto in termini di crescita personale e manageriale.

Ricordando infatti il payoff del GIMT:

“Come nella vita così nel golf, la pallina va a finire là dove noi la indirizziamo”
Per ogni manager, dunque, può far la differenza saper mandare “la pallina in buca” piuttosto che “indirizzarla nello stagno”.

IDEA N. 89 Capodanno a...?


Attraverso una convenzione con un tour operator o un’agenzia di viaggi, offrite ai dipendenti la possibilità di fare un viaggio a capodanno a prezzi molto ridotti.

L’adesione è volontaria, le mete possibilmente stimolanti. Il viaggio può rappresentare una bella occasione per fare gruppo con i colleghi e conoscerli in contesti diversi, al di fuori dei consueti schemi lavorativi.

IDEA N. 90 Motivators contro Precarietors

Durante un seminario di formazione od una convention, create una spazio di animazione ludico- formativa in cui suddividete, con criterio random, il gruppo in due sottogruppi: uno sarà il gruppo dei “Motivators”, l’altro quello dei “Precariators”.

Il gruppo dei “Motivators” scriverà su un grande foglio frasi, pensieri, incitamenti, incoraggiamenti, motivazioni di tipo affermativo, costruttivo, incoraggiante.

Il gruppo dei “Precariators” farà altrettanto ma tutto quello che scriverà sarà all’insegna della negatività, del pessimismo, dello sconforto, della rassegnazione e del “remare contro”.

Alla fine, dopo essersi divertiti ad ascoltare le frasi ed i messaggi dei due gruppi, chi conduce l’esercitazione sintetizza il messaggio formativo che quello che è accaduto “per gioco” in aula, succede realmente nelle organizzazioni.

Esistono persone che sono dei veri e propri “motivator” per se stessi e per gli altri ed individui che invece vivono e lavorano da “precarietors”, negativizzando se stessi, i colleghi, amici e familiari.

IDEA N. 91 Operazione Web Master

L’idea consiste nell’invitare chiunque abbia a che fare con l’azienda, dipendenti, clienti, fornitori, visitatori, a fornire suggerimenti su eventuali miglioramenti del sito internet aziendale.

Tale invito può essere espresso attraverso comunicazioni interne e/o in un’ apposita sezione del sito stesso.

IDEA N. 92 Mercante in fiera

L’obiettivo è ottenere dai dipendenti suggerimenti su come allestire gli stand aziendali per le fiere di settore, in modo che risultino più efficaci possibile in termini di immagine e di promozione commerciale dei prodotti e servizi.

Il suggerimento è quello di ascoltare, oltre chi sarà direttamente coinvolto negli stand, anche quei dipendenti o collaboratori che non sono collegati all’evento o non hanno mai preso parte ad uno stand fieristico dell’azienda.

IDEA N. 93 Villaggio globale

“Villaggio globale” vuol costituire un input preciso per il team della Direzione Marketing e/o Commerciale: individuare zone/mercati del mondo dove può essere proficuo sviluppare il business aziendale, attraverso delocalizzazioni piuttosto che apertura di nuove filiali e/o punti vendita.

Il principio guida è che oggi, in un mondo globalizzato, ogni business deve essere pensato in un’ottica globale, pena la provincializzazione della propria attività con la conseguente perdita di competitività.

IDEA N. 94 We are the Champions

L’idea è quella di chiamare un bravo allenatore, non necessariamente famoso, di una disciplina sportiva – rugby, volley, tennis, pallanuoto, basket, arti marziali – ed organizzare per i dipendenti una giornata di allenamenti, con tanto di schemi di gioco/confronto e partita/gara conclusiva, in vere strutture sportive agonistiche, dove opera lo stesso allenatore.

IDEA N. 95 La festa delle mamme e dei papà che lavorano

In Randstad, multinazionale olandese operante nel settore ricerca, selezione, formazione e gestione delle persone, vige una ricorrenza chiamata “la festa delle mamme e dei papà che lavorano”, un’occasione in cui i figli dei dipendenti hanno l’opportunità di visitare gli uffici dove la mattina si recano i loro genitori per lavorare.

Dal punto di vista strettamente pedagogico, tale iniziativa è estremamente stimolante e coinvolgente per i bambini o i ragazzi, perché hanno modo di vivere concretamente l’ambiente
dove i loro genitori spendono il loro tempo lavorativo e di dar corpo quindi alle fantasie, alle proiezioni e ai pensieri fatti sul lavoro dei genitori.

Per gli adulti, invece, tale iniziativa rappresenta un momento fondamentale di condivisione con i figli del loro vissuto professionale ed un raccordo emotivo con i significati interiori che l’attività lavorativa rappresenta per loro.

Un momento, dunque, di grande coinvolgimento psicologico oltre che professionale

IDEA N. 96 Indaction Day con neopensionati e neoassunti

La fase di inserimento ed orientamento dei neoassunti rappresenta uno degli step manageriali più importanti e delicati per un’azienda.

Le reciproche aspettative in gioco sono molto alte, così come è forte l’esigenza, da parte dei neoassunti, di acquisire il maggior numero di informazioni possibile riguardo il contesto organizzativo in cui si apprestano ad entrare.

Nei moduli di orientamento e formazione previsti per l’indaction, può essere utile ed anche “suggestivo” prevedere di inserire anche un incontro-dibattito aperto tra neopensionati dell’azienda ed i neoassunti, con l’obiettivo di un confronto simbolico ma anche concreto, tra la memoria storica ed il futuro dell’azienda, giocato sul campo del presente.

L’unico accorgimento è quello di evitare l’effetto “nonno che racconta la guerra la nipote”, al fine di non appesantire i neoassunti che hanno bisogno comunque di incoraggiamenti freschi e brillanti.

IDEA N. 97 Mister/Miss Salute

L’idea è quella di assegnare un premio – buoni spesa o benzina – a chi non si è mai ammalato
durante l’anno.

Se ci sono dei pari merito, i riconoscimenti vanno equamente distribuiti.

IDEA N. 98 La newsletter dei dipendenti

Oltre alle newsletter e agli houseorgan ufficiali dell’azienda, può essere stimolante dar vita – su adesione volontaria – ad una newsletter dei dipendenti, cartacea e/o on line.

La newsletter dei dipendenti può contenere articoli, commenti, spazi umoristici, notiziari, curiosità e aneddoti sulla vita aziendale e va coordinata da un dipendente che si assume la responsabilità dei contenuti.

La satira intelligente e rispettosa della dignità del “bersaglio” è ammessa, mentre volgarità, accuse, calunnie o immagini di cattivo gusto vanno decisamente escluse.

Eventuali problemi interni non devono comparire nella newsletter ma vanno affrontati nelle sedi, nei modi e nei tempi giusti.

IDEA N. 99 Motore... azione! Va in scena l’azienda

L’idea è quella di realizzare un film-documentario sull’impresa.

Gli esperti di questo settore affermano che un’impresa senza documentario aziendale è come una famiglia senza album di fotografie.

Anche da un punto di vista emotivo, dunque, diventa importante documentare i passaggi più salienti del passato e della vita attuale dell’impresa.

Non è questione soltanto di realizzare una sorta di spot pubblicitario dell’impresa ma di creare un strumento mediatico che faciliti il trasferimento di cultura e stimoli il senso di identità aziendale, attraverso una sceneggiatura pensata ad hoc, i commenti alle immagini e/o alle scene, le interviste all’imprenditore, ai dipendenti e/o ai clienti ed una colonna sonora ad hoc.

Il dvd realizzato è polivalente nella sua funzione di comunicazione: può essere utilizzato come strumento di orientamento per neoassunti, nelle convention aziendali, negli incontri commerciali con agenti, fornitori e distributori, nei consigli di amministrazione con soci e azionisti per trarre spunti importanti per delineare strategie.

C’è anche chi propone di realizzare diverse versioni di documentario aziendale, in funzione dei contesti in cui prevede di utilizzarlo, diventando quindi uno strumento ancora più mirato in termini di impatto comunicativo e di finalità di coinvolgimento.

IDEA N. 100 Job Shadowing

Il Job Shadowing è una prassi formativa, consolidata nel mondo IBM, che integra le azioni di coaching e di mentoring.

Essa consiste nel “vivere all’ombra” di un leader o di un tecnico esperto per apprendere dal vivo i fattori critici di successo del suo Job e tutto ciò che è collegato a quel tipo di Job.

Una sorta di modellamento sui generis, con la variante della full immersion nel mondo professionale del “modello” di riferimento – non solo vengono modellate le competenze, ma vengono assimilate anche le caratteristiche della mansione, la cultura organizzativa, i collegamenti e le specificità funzionali a livello organizzativo.

IDEA N. 101 Job Posting

In SEAT PAGINE GIALLE, il Job Posting rappresenta uno strumento innovativo ed efficace che consente a tutti i dipendenti del Gruppo di cogliere nuove opportunità di crescita professionale coerenti con le proprie competenze ed aspirazioni.

Partendo dalla definizione di una "Vacant Position", il progetto, lanciato attraverso una campagna di comunicazione interna, è aperto a tutti i dipendenti del Gruppo e consente di presentare la propria candidatura tramite la compilazione di un apposito form nell ́area dedicata del Portale Intragruppo.

Un processo di assessment consente di individuare le persone idonee e motivate a ricoprire il nuovo ruolo presso una delle Società Operative.

A tali candidati viene dedicato un importante investimento formativo da parte del Gruppo cui segue il processo di assignment presso la società di destinazione individuata. I principali obiettivi dell’ iniziativa sono quelli di:

  • Favorire la mobilità intragruppo attraverso un sistema di Job Posting interno che rappresenti anche un fattore di integrazione culturale
  • Assicurare un efficace meccanismo di Job Rotation e di ricambio delle competenze professionali all’ interno del Gruppo
  • Fornire un’opportunità di sviluppo manageriale e professionale valorizzando le persone con caratteristiche attitudinali coerenti con i profili attesi.

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