Accendino!!! Una lezione di tenacia in alta quota

Corso di formazione

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Accendino!!! Una lezione di tenacia in alta quota

In compagnia di un socio di arrampicata salgo al rifugio invernale del Gianetti (2.534 m) in Val Masino per effettuare il giorno dopo la salita al Pizzo Badile (3.308 m).

Dopo quasi 1.500 m di dislivello e con uno zaino carico dell’attrezzatura per arrampicare arriviamo finalmente al rifugio con una gran voglia mi mettere sotto i denti qualcosa di caldo.

Prepariamo il fornelletto, versiamo la minestra nel pentolino, tutto è ormai pronto ma sorpresa: abbiamo perso l’accendino…

Cerchiamo più volte nello zaino, guardiamo in ogni angolo del rifugio ma non troviamo accendini e/o fiammiferi… accidenti! Sia la cena calda che la colazione del giorno dopo sono saltate.

Un banale oggetto come un accendino o una fiamma in alta quota possono rappresentare una gran bella scocciatura se non li hai.

Nonostante questo non ci demoralizziamo e proviamo un ultimo tentativo: trovare un accendino fuori dal rifugio. Fuori dal rifugio ahimè c’è quasi una discarica a cielo aperto con vetri, cartacce, bottigliette di plastica, pile, mollette e tantissimi mozziconi di sigarette!

La presenza di una marea di mozziconi di sigarette mi fa riflettere e pensare alla possibilità che visto il poco rispetto per l’ambiente di molti fumatori, sulla quantità ce ne sarà stato almeno 1 che avrà gettato via un accendino scarico (con la bomboletta del gas è sufficiente anche solo 1 scintilla) o in alternativa un fumatore che lo ha inavvertitamente perso?  

Inizia allora la caccia all’accendino al buio, al freddo (temperatura esterna vicino allo zero) armati solo di lampade frontali e tanta tanta determinazione generata dall’obiettivo di mangiarsi una bella minestra calda!

Passano 5 minuti, 10 minuti, 20 minuti, 30 minuti, 40 minuti ma niente da fare.

Accendino!!! Una lezione di tenacia in alta quota

Troviamo ogni genere di rifiuto (che tristezza!!!) ma nemmeno l’ombra di un accendino.

Guardiamo tra i massi, nelle vicinanze dell’inceneritore, ma niente da fare!

Cosa facciamo? Molliamo? Neanche a pensarci!!!

Dopo oltre 1 ora di ricerche la mia lampada frontale illumina nascosto tra i sassi un fantastico accendino giallo! L’emozione è a mille, lo afferro e provo ad accendere e con infinita gioia la scintilla c’è!!!

Mi metto immediatamente ad urlare di gioia e a chiamare l’amico Dario: Accendino! Accendino! Accendino!!!

Avessi trovato per terra 50 euro avrei provato una soddisfazione infinitamente minore. Grazie a questo bellissimo accendino giallo ci gustiamo una fantastica cena a base di minestra e camomilla finale e al mattino successivo un bel te caldo e caffè.

Per l’ennesima volta trovo la conferma che nella Vita credere nei propri obiettivi / sogni (anche quando sembrano quasi impossibili), non mollare, provarci, non fermarsi ai primi ostacoli, non gettare la spugna, non darsi per sconfitti paga sempre e comunque! In questa vicenda siamo stati fortunati ma sicuramente ci siamo dati da fare per farci aiutare dalla fortuna.

Dopo 2-3 ore di ricerca probabilmente avremmo smesso per non rischiare di non dormire oltre che non mangiare.

In ogni caso saremmo andati a letto con la sicurezza di averci provato e di aver dato il massimo di noi stessi.

Credo che tanta parte del successo nel raggiungere gli obiettivi derivi appunto dalla tenacia e convinzione che ognuno di noi mette in campo.

D’ora in avanti quando avrò bisogno di un’extra carica urlerò “Accendino! Accendino! Accendino!!!”.

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