Articolo tratto dal libro:
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Prezzo: €12. |
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1.3 Ipotecare il successo
«Il successo è ottenere ciò che si vuole. La felicità è volere ciò che si ottiene». Ingrid Bergman
Se invece vogliamo dare ancora più forza alla preparazione mentale, possiamo utilizzare la “suggestione indotta”, un termine che viene utilizzato per indicare una forma di autoipnosi o autosuggestione che fonda la sua efficacia su una delle caratteristiche del cervello che abbiamo visto in precedenza “….il cervello non fa differenza tra un’esperienza realmente vissuta e una vividamente immaginata…”.
“La suggestione in generale (o autosuggestione, se auto-indotta) è un potentissimo strumento a disposizione per migliorare o peggiorare la condizione di una persona. L' autosuggestione è un processo conscio e volontario di suggestione in cui l' individuo comunicando in modo deciso "riprogramma" i voleri e le intenzioni in modo positivo, invertendo il ciclo negativo ed autodistruttivo che molto spesso si instaura in noi e che genera oltre a molti problemi interiori anche una buona parte dei malesseri fisici.
La suggestione è come una visione anticipata del nostro obiettivo per cui non dovremo fare altro che immaginare come saremmo e come ci sentiremmo se avessimo risolto il nostro problema o raggiunto il nostro scopo. Quando tale comunicazione arriva e viene accettata dall' inconscio, esso si metterà in moto in tutti i modi per raggiungere il risultato (tratto da un articolo di “Olistic” – autoguarigione : tecniche, le suggestioni positive – del 12 settembre 2010 )
Praticare l’autoipnosi, o la suggestione indotta, è molto più semplice di quello che generalmente si crede: si tratta semplicemente di rilassare il corpo, rallentare le onde cerebrali e in quella situazione, nella quale il nostro inconscio è particolarmente ricettivo, impartire istruzioni tramite suggestioni.
Quando ci rilassiamo e le nostre onde hanno la frequenza Alfa, i due emisferi cerebrali (sinistro e destro) vengono connessi, la nostra attività mentale diventa più profonda e in questa situazione possiamo impartire efficacemente ordini e suggestioni al nostro inconscio.
Ecco un semplice esercizio che tutti possono fare e che si può applicare anche a situazioni differenti da quella che stiamo prendendo in esame:
Non c’è una durata, normalmente quando si fa questo esercizio in aula lo facciamo durare una decina di minuti.
Potete ripetere la seduta tutte le volte che volete, oppure potete memorizzare l’esperienza e richiamarla nei momenti in cui vi viene facile. La ripetizione rinforza i percorsi neurologici delle convinzioni e delle aspettative.
E’ un esercizio simile a quello che fanno gli atleti prima di una gara: vivere l’esperienza molte volte nel proprio cervello per creare gli stessi tracciati neurologici che verranno utilizzati durante la gara.
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