Omar Maja

Corso di formazione

Omar Maja - Development Manager Wellness Project - Atahotels spa- Ata Benessere (anno 2007)

“Quali sono i suoi 5 “segreti” per gestire con efficacia il tempo lavorativo?”

  1. Tutto non si può fare. “Non c’è tempo per fare tutto”, un’apparente e banale osservazione sul fatto che sembra sempre che il tempo non sia sufficiente e che al contrario le cose da fare si moltiplichino all’infinito, contiene in realtà il più grande segreto della perfetta gestione del proprio tempo: tutto non si può fare.
  2. Non accentrare e lavorare in team. Accettata questa premessa, diviene imprescindibile scegliere cosa deve essere fatto, sapendo riconoscere e gestire le priorità, facendo ricorso alla delega o, per dirla con un linguaggio più vicino al mio modo di essere e di pensare, al gioco di squadra. Voler accentrare su di sé ogni operatività, controllarne ogni passaggio e pretendere che i propri collaboratori facciano le cose esattamente come le avremmo fatte noi, oltre ad essere un comportamento poco manageriale, è altamente “time consuming” e impedisce la crescita e la valorizzazione del team e, spesso, demotiva ed impedisce il raggiungimento degli obiettivi.
  3. Riconoscere i problemi. La gestione del tempo quindi è un’attività strategica e non tattica; è una programmazione sul medio lungo termine e non sul breve, è un metodo da maratoneta e non da centometrista, fatto di aggiustamenti in corso d’opera perchè le priorità possono cambiare e a volte svanire. I problemi si possono quindi suddividere in: autosolving, rimandabili, delegabili, prioritari, urgenti ed è basilare riconoscerli e catalogarli. Cominciamo dagli autosolving: ci sono una serie di priorità che lasciate maturare, col tempo si risolvono da sole. Il rischio quindi è quello di sprecare energie e “perdere” tempo per anticipare la risoluzione di una situazione per la quale qualcuno che sta più in alto o più in basso di noi non ci ha ancora fornito le informazioni necessarie. Gli altri possiamo identificarli ponendoci delle domande semplici ma illuminanti: cosa accade se non lo evado immediatamente? Quale è la reale dead line? Qualcuno può farlo al mio posto o collaborare?
  4. Gestire se stessi gestendo il tempo. Fondamentale diventa anche la particolare attenzione alla gestione dello stress, che è il mio personalissimo segreto per non soccombere alle urgenze e al sovraccarico di impegni. Solo mantenendo la mente rilassata e tranquilla ed il fisico in forma si riesce a conservare la lucidità e l’energia per gestire il tempo e per non farsi gestire dal tempo.Per affrontare lo stress professionale in modo continuativo ritengo importante ricordarsi di lasciare dello spazio, anche solo un’ora due o tre volte alla settimana, da dedicare a sé stessi e ad al proprio fisico per mantenersi in allenamento e scaricare le tensioni. L’attività fisica e lo sport oltre a rigenerare permettono un impagabile confronto e conoscenza di se stessi e delle proprie possibilità e potenzialità.
  5. Equilibrio e capacità di sdrammatizzare. Infine mi sento di affermare che il tempo professionale non deve cannibalizzare quello privato perché è solo dall’equilibrio tra queste due entità e dalla capacità di trarre soddisfazione da entrambi, dalla capacità di non prendersi sempre troppo sul serio e di crearsi intorno un ambiente positivo che nasce e cresce un “Manager sano”.

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