Quelle azioni consapevoli e veritiere per proporsi sul web

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Quelle azioni consapevoli e veritiere per proporsi sul web

Di Gian Luca Comandini

A Giugno 2015 la Rai gli dedica un servizio nominandolo Eccellenza italiana nel campo dell’Innovazione. Insegna dall’età di 24 anni Web & Social Media Marketing presso “La Sapienza” di Roma e tiene un seminario in Finanza Criptovalutaria (Bitcoin) presso la “LUISS Guido Carli”.

E’ fondatore e CEO della “You & Web”, agenzia specializzata nella Psicologia di massa applicata ai social networks.

E’ considerato un guru nel campo del Social Media Marketing e lavora per molte aziende, brand e personalità di spicco tra cui: Mediaset, Rai, Paolo Bonolis, Flavio Briatore, CNR, Sisal e molti altri.

Viviamo in un’epoca in cui sapersi vendere è fondamentale, anzi, forse spesso e volentieri è più importante vendere le proprie competenze o abilità piuttosto che possederle realmente.

E’ quasi un paradosso ma è questo ciò che stiamo vivendo e in pochi hanno capito che anche il sapersi vendere è diventato quasi obsoleto, in un 2016 così smart ciò che davvero può fare la differenza è sapersi “raccontare”.

Quelle azioni consapevoli e veritiere per proporsi sul web

 

Questo libro offre spunti interessanti e pone l’accento anche su gesti di uso quotidiano che per quanto siano banali e ripetitivi non valorizziamo più abbastanza.

Ci raccontiamo ogni singolo giorno, ogni ora, ogni minuto e lo facciamo su Facebook dove raccontiamo quello che facciamo, come lo facciamo e dove lo facciamo, poi su Twitter dove raccontiamo cosa pensiamo, su Instagram o Pinterest dove raccontiamo cosa ci piace o ci piacerebbe avere, ma anche su LinkedIn dove invece raccontiamo cosa sappiamo fare (professionalmente parlando), dove l’abbiamo imparato, come e dove l’abbiamo già fatto e con chi vorremmo continuare a farlo.

Ecco, basterebbe, come è più volte sollecitato nel libro, ricordarci che questi gesti non sono abitudini, non sono “mode”, non sono futilità che bisogna fare “tanto per avere un profilo sul web”, ma devono essere azioni consapevoli e veritiere, perché possiamo scrivere e raccontare di noi ciò che vogliamo tanto ormai l’unico metro di giudizio spesso è solo il web e la gente ancor più frequentemente crede a tutto ciò che legge.

Però la differenza si nota nel momento in cui dobbiamo metterci alla prova ed operativamente magari non riusciamo poi a svolgere lavori o mansioni che ad esempio abbiamo millantato sui nostri profili linkedin.

Invece, al contrario, potersi permettere di scrivere realmente e sinteticamente ciò che siamo in grado di fare e le nostre competenze ci permetterà di avere un vantaggio competitivo (e non solo morale) nei confronti di chiunque una volta messi alla prova.

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