Crearsi un "ambiente integrato"
per l'apprendimento

Corso di formazione

Accedi online a tutti i materiali didattici dei corsi di formazione, ai videocorsi e/o partecipa ai corsi online.

Crearsi un "ambiente integrato" per l'apprendimento

“Mai passare inosservati dovrebbe essere il motto di chi vuole emergere nel mondo del lavoro tra milioni di competitor”, sostengono provocatoriamente Amadori e Piepoli.

In realtà è proprio così: per uscire dall’anonimato ed eccellere nel proprio settore bisogna farsi apprezzare, sfruttare a fondo il proprio potenziale e dotarsi di una marcia in più.

L’obiettivo è passare dall’ “essere una fionda” – “lanciare” sul mercato centinaia di curricula privi di attrattiva ottenendo al massimo qualche risposta standard –  all’ “essere una calamita” – diventare competitivi, rendersi interessanti per il mercato, essere contattati da più potenziali clienti o aziende.

Per diventare una calamita, è necessario “vivere” costantemente all’interno di un “ambiente integrato” per l’apprendimento, vale a dire sviluppare un sistema psicologico dinamico basato sul cosiddetto “pensiero reticolare”, una modalità intellettiva capace di creare connessioni tra più campi del sapere ed attingere informazioni da una pluralità di fonti conoscitive.

Piero Angela, citato da Amadori e Piepoli, ha sintetizzato così la necessità per tutti di sviluppare “una struttura mentale ramificata, capace di assorbire ed elaborare le cose nuove che stanno emergendo in ogni campo, associandole in modo creativo”.

Creatività è un termine attualmente molto usato e spesso anche abusato.

In ogni progetto  della vita, credo che sia necessario sempre guardare l’orizzonte rimanendo con i piedi per terra, per cui la creatività diventa l’offrire una chance ad ogni idea ma testarla severamente alla prova dei fatti.

Trasversalità delle conoscenze e creatività del pensiero rappresentano dunque gli elementi basilari  della forma mentis che serve per affrontare adeguatamente la vita nel XXI secolo.

Tuttavia, oltre le capacità, alle persone è richiesto di sviluppare un vero e proprio stile di vita “rivoluzionario”, che baratti  la sicurezza con l’incertezza delle sfide, come indicato nel seguente commento di Edgar Morin: “La piena coscienza dell’incertezza, della casualità, della tragedia di tutte le cose umane è ben lungi dall’avermi condotto alla disperazione.

Al contrario, è corroborante barattare la sicurezza mentale con il rischio, perché così si guadagna la potenzialità”.

Crearsi un "ambiente integrato" per l'apprendimento

 

Libri, CD Rom, supporti audiovisivi, eventi culturali, sociali, sportivi, il teatro, il cinema, la televisione, Internet, la rete dei contatti personali, la figura di un mentore, rappresentano  le  fonti di conoscenza da cui poter attingere preziose risorse competitive e attraverso le quali realizzare il proprio “ambiente integrato per l’apprendimento” in continua evoluzione.

Naturalmente, dati, informazioni e contenuti, creano un reale valore conoscitivo nel momento in cui sono attendibili.

Verificare l’attendibilità di un dato o di un contenuto non è a volte cosa facile.

Umberto Eco, ad esempio, ha di recente sollevato una questione molto delicata che riguarda l’utilizzo di Internet per finalità di ricerca e/o approfondimenti di contenuti:

“Accanto a siti attendibilissimi fatti da persone competenti, esistono in linea siti del tutto fasulli, elaborati da pasticcioni, squilibrati o addirittura da criminal nazisti, e non tutti gli utenti del Web sono capaci di stabilire se ad un sito bisogna dare fiducia o meno”.

Il problema del “copia e incolla” acritico e della pigrizia mentale nel consultare testi o enciclopedie cartacei può avere un risvolto educativo molto penalizzante a tutti i livelli, non solo nel mondo della scuola o dell’università.

Conclude Eco: “Tuttavia ritengo che esista un modo molto efficace di sfruttare i difetti di Internet.

Si dia come esercizio in classe, ricerca a casa o tesina universitaria, il seguente tema: ‘Trovare sull’argomento X una serie di trattazioni inattendibili a disposizione su Internet, e spiegare perché sono inattendibili’.

Ecco una ricerca che richiede capacità critica e abilità nel confrontare fonti diverse – e che eserciterebbe gli studenti nell’arte della discriminazione”.

In linea di principio, tale “proposta” può valere naturalmente non solo per Internet ma anche per il vaglio di tutte le altre possibili fonti di informazione.

Un testo di studio o di approfondimento culturale, relativo al proprio settore,  richiede, ad esempio, una “lettura ragionata”, sia nel senso di estrapolare coscientemente i contenuti e le indicazioni da trasformare in competenza professionale, sia per sviluppare una riflessione critica su quanto letto.

Lo stesso approccio vale  per i supporti multimediali ed audiovisivi.

Ibidem

Edgar Morin, “Il paradigma perduto. Che cos’è la natura umana?”, Feltrinelli, Milano, 2001

Umberto Eco, “Come copiare da Internet”, su L’Espresso del 19 gennaio 2006

Ibidem

20

+

anni di esperienza

50

+

formatori e consulenti aziendali senior

250

+

corsi in aula / online e team building a catalogo

500

+

aziende Clienti

15000

+

partecipanti