La formazione, palestra
della professionalita'

Corso di formazione

Accedi online a tutti i materiali didattici dei corsi di formazione, ai videocorsi e/o partecipa ai corsi online.

La formazione, palestra della professionalita'

“Lavorare senza essere formati
è come scendere in campo
senza essere allenati”

L’Autore

Gli spartani chiamavano “agoghé” il complesso di pratiche ed esercitazioni ritenute necessarie per la formazione del cittadino, la cui virtù principale era identificata nel valore militare.

I soldati romani erano soliti esercitarsi con armi più pesanti rispetto a quelle utilizzate in battaglia.

Con il trascorrere dei secoli, lo spirito guerriero dell’uomo si è progressivamente sublimato in quello commerciale facendo sì che anche le “esercitazioni” si adeguassero ai tempi, tranne purtroppo qualche attuale triste eccezione.

Nel 1769, a Barcellona, in Spagna, venne istituita la prima scuola di formazione per capitani di vascelli e velieri.

La borghesia catalana aveva capito che l’esito di un viaggio attraverso l’oceano dipendeva in gran parte dall’abilità di chi conduceva le navi.

A quei tempi, perdere un carico di spezie, di tessuti o di altri beni significava perdere tutto.

Il comandante di un veliero spagnolo è la prima figura professionale della storia ad essere formata secondo un attuale modello di competenze manageriali finalizzate alla creazione di un valore aggiunto sul lavoro.

L’ufficiale doveva infatti essere contemporaneamente in grado di:

  • Condurre la nave
  • Mantenere l’ordine a bordo
  • Negoziare la vendita e/o l’acquisto delle merci con gli indigeni
  • Difendere l’imbarcazione dagli attacchi dei pirati

I futuri capitani seguivano regolari corsi di matematica, astronomia, geografia integrati con teoria e pratica della navigazione.

Gli allievi si esercitavano sia attraverso simulazioni su modelli in scala delle navi, che riproducevano perfettamente tutti i comandi, sia con dei veri e propri “viaggi di prova”.

Il modello di leadership seguito era quello di Cristoforo Colombo: molto autoritario e carismatico nello stesso tempo.

Ed oggi? Anche noi continuiamo ad “esercitarci” in funzione di diverse finalità: acquisizione di conoscenze, crescita personale, sviluppo professionale, progresso delle aziende e delle comunità sociali nelle quali lavoriamo e viviamo, ivi compresa la necessità di difenderci dai pirati!

Abbiamo chiamato “formazione” il complesso delle pratiche esercitative ma forse potrebbe risultare più simpatico il termine “neurobica”, l’aerobica dei neuroni, per indicare quella ginnastica della mente che rende più agili e brillanti le attività cerebrali.

Dalla memoria alla fantasia, dall’attenzione al calcolo, dalle capacità logico-deduttive alla creatività, ogni “allenamento” ci mantiene in forma, aiutandoci a prevenire la rapida obsolescenza delle competenze a cui oggi tutti noi andiamo incontro e rafforzando la nostra capacità di competere sui mercati.

Nei circoli virtuosi che la formazione crea tra pensiero e azione, non bisogna naturalmente tralasciare i moti del cuore che vanno profondamente ascoltati, compresi ed opportunamente indirizzati.

La formazione, palestra della professionalita'

 

Il motto degli Scout è: “Estote parati”, siate pronti.

Siate pronti a sopravvivere nel folto ed inesplorato bosco della vita, a montare e smontare con precisione e velocità la vostra tenda, ad accendere un fuoco senza accendini, a scalare un dirupo dalle imprevedibili asperità e ad accogliere le sfide che di volta in volta si presentano.

Nella vita di tutti i giorni, affrontare un decisivo colloquio di selezione, incontrare il cliente da cui dipende l’approvazione della nostra più importante offerta in termini di fatturato, animare un meeting di fronte ad una platea di centinaia di persone, prendere la parola in una riunione in cui si decide il futuro di un’azienda, sono situazioni in cui o si vince o si perde, non esistono vie di mezzo né una seconda occasione per riprovarci.

Il grande insegnamento dello sport agonistico è proprio questo: sapere che tra la vittoria e la sconfitta passano solo un punto, un centimetro, un secondo e che l’avversario non aspetta, anzi, gioca d’anticipo.

Esiste un unico modo oggi per differenziarsi ed emergere dalla folla di persone ed organizzazioni che come noi competono sul mercato: sviluppare una professionalità a valore aggiunto.

Negli ultimi tempi, il sostantivo “professionalità” è stato declassato ad aggettivo: “apprendistato professionalizzante”, “corso di specializzazione professionalizzante”.

Credo tuttavia che tale declassamento sia ingiusto e che tale paradigma vada presto recuperato in tutta la sua ricchezza di significati.

Il concetto di professionalità è uno di quelli che non si riesce ad imbrigliare con una definizione univoca e sarà forse per questo motivo che nel tempo le persone hanno preferito parlare più di “persona competente” piuttosto che di persona professionale, mentre il termine “professionista” ha identificato formalmente lavoratori appartenenti a specifiche categorie.

Il motivo ispiratore di questo libro è la convinzione per la quale tutti noi siamo chiamati ad essere dei professionisti “di sostanza”, a prescindere dal tipo di lavoro che svolgiamo, dal settore e/o dall’azienda in cui operiamo.

In sintesi, la formazione funziona come un’efficace palestra quando:

  • Accelera l’acquisizione e l’utilizzo di conoscenze, capacità e comportamenti che, lasciati alla casualità dell’ esperienza quotidiana o allo “spontaneismo” individuale, potrebbero richiedere molto più tempo per essere appresi e consolidati.
  • Insegna alle persone e alle aziende l’arte di  non lasciar nulla all’approssimazione.
  • Facilita l’accensione di “lampadine di consapevolezza” che illuminano zone d’ombra intese come punti deboli ed aree di miglioramento.
  • Crea circoli virtuosi tra idee e azioni.
  • Personalizza i “programmi di allenamento” distinguendo opportunamente tra “Principianti”, “Intermedi”, “Professionisti” e “Campioni”.
  • Si avvicina quanto più possibile alle dimensioni quotidiane di lavoro dei partecipanti.
  • Mette in condizione i partecipanti di gestire successivamente in completa autonomia le aree oggetto degli interventi.
  • I partecipanti imparano attraverso il pensare, il fare ed anche il divertirsi.

20

+

anni di esperienza

50

+

formatori e consulenti aziendali senior

250

+

corsi in aula / online e team building a catalogo

500

+

aziende Clienti

15000

+

partecipanti