la capacita' di ascolto

Corso di formazione

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La capacita' di ascolto

Approfondiremo il tema della capacità di ascolto in un percorso di 6 punti chiave:

  • il primo punto chiave è definire la capacità di ascolto, che cos'è l'ascolto;
  • il secondo punto approfondisce la differenza tra sentire e ascoltare;
  • il terzo punto riguarda i due livelli dell'ascolto: l'ascolto attento e l'ascolto ricettivo;
  • il quarto punto ci parla di una tecnica pratica per applicare l'ascolto ricettivo;
  • il quinto punto vedremo insieme le tre regole d'oro per potenziare la nostra capacità di ascolto;
  • il sesto punto una conclusione: qual è il valore complessivo dell'ascolto.

Iniziamo con il primo punto che cos'è l'ascolto?

E' la capacità fondamentale per relazionarsi ed è alla base della comunicazione efficace quindi l'ascolto è la pietra angolare delle relazioni umane.

Una buona interazione la si definisce proprio in base alla qualità dell'ascolto.

Il secondo punto sintetizza la differenza tra sentire e ascoltare.

Sentire è il primo livello fisiologico dell'ascolto.

Sento una voce e sento qualcuno che parla l'ascolto è invece il salto motivazionale per indicare il passaggio dal sentire ad ascoltare che vuol dire orientarsi all'interlocutore, essere motivati ad ascoltarlo, focalizzarsi sul l'interlocutore.

Da sentire ad ascoltare il passaggio è nella qualità della relazione.

Il terzo punto ci ricorda che esistono due livelli della capacità di ascolto il primo livello è l'ascolto attento quando un ascolto è attento?

Quando è concentrato verso l'interlocutore concentrato, orientato all'altro con tutta la postura del corpo.

E' tutto il corpo che ascolta quindi non soltanto l'udito quello era sentire.

Si ascolta con tutto il corpo su questo lo vediamo bene anche alla telefono o durante una interazione online.

Il principio vale lo stesso quindi l'ascolto è attento quando anche il corpo aiuta ad ascoltare.

L'ascolto attento è necessario ma non sufficiente perché il secondo livello dell'ascolto ci suggerisce di aumentarlo trasformando in un ascolto ricettivo.

E' quando un ascolto é ricettivo?

Quando è partecipato.

Facciamo esempi pratici: quando rivolgo domande all'interlocutore per verificare e comprendere se ho ascoltato esattamente quello che voleva trasmettere e io l'ho capito utilizzo appunti posso sia memorizzarli, racconti mentali ma anche scrivere se c'è bisogno di appuntarsi un elemento chiave da ricordare

L'ascolto ricettivo viene messo in pratica soprattutto attraverso la tecnica del nostro quarto punto dell'agenda: la tecnica della riformulazione.

Che cosa significa? Quando un interlocutore mi sta parlando dicendo un suo pensiero, io prendo alla lettera la frase che ho bisogno di verificare, comprendere bene e quindi la riformulo.

Facciamo un esempio il mio interlocutore mi dice questo progetto di formazione non è esattamente tarato sulle specifiche esigenze dell'azienda riformulando o applicando la tecnica, io posso dire al mio interlocutore quando tu dici che questo progetto di formazione non è esattamente tarato sulle esigenze dell'azienda che cosa intendi dire?

A quali esigenze in modo particolare fai riferimento?

Come possono progettare il corso per renderlo esattamente tarato sulle esigenze dell'azienda?

Questo è un esempio di applicazione della tecnica della riformulazione.

La tecnica della riformulazione può essere utilizzata anche estrapolando una parola singola dal pensiero o dalla comunicazione del mio interlocutore.

Ad esempio se l'interlocutore mi dice "questo progetto è molto difficile realizzare" riformulando posso dire molto difficile ma rispetto a che cosa?

In che senso intendi o perché lo definisci molto difficile?

Ecco questa modalità di interazione basata sull'ascolto applicando la tecnica della riformulazione ci è utile a elevare il livello qualitativo della comunicazione. L'obiettivo quale è?

Comprendere prima di rispondere, ecco l'ascolto è definito in base alla motivazione a comprendere il punto di vista dell'altro prima ancora che rispondere, se non ho effettivamente compreso.

Quindi riepilogando l'ascolto attento è basato sulla capacità di concentrarsi quindi sgombrare la mente dal proprio pensiero in quel momento o anche da interferenze emotive e soprattutto devo evitare mentre l'altro mi parla di confezionare la risposta.

La tecnica della riformulazione che ci porta anche a ragionare su due frasi da evitare assolutamente di pronunciare durante l'ascolto:

- la prima è "scusa se ti interrompo" questa interrompe l'interlocutore quindi non lo stiamo ascoltando fino all'ultima goccia.

Come simpaticamente ricordiamo anche nella formazione bisogna lasciar parlare l'altro fino al completamento del suo pensiero;

- la seconda frase da evitare è quella quando diciamo "parla che ti ascolto o ti sento" peggio ancora, quando cioè siamo in modalità multitasking o comunque stiamo facendo altro diciamo questo all'interlocutore dimostrando la non totale, non piena disponibilità all'ascolto.

La capacita' di ascolto

 

E' anche un fatto tecnico, se è vero che sentire è diverso da ascoltare, l'ascolto deve essere ricettivo e quindi pieno totale facendo altro non riesco ad ascoltare in maniera completa il mio interlocutore.

Al quinto posto troviamo le tre regole d'oro per potenziare e rafforzare l'ascolto.

Allenarci ogni giorno nella palestra della vita quindi delle comunicazioni perché lo ricordiamo la comunicazione dell'ascolto valgono sempre quindi e in ogni occasione noi lavoriamo sull'ascolto ci sono dei contesti in cui sulla capacità di ascolto pesa un po di più sicuramente ma tutte le occasioni di comunicazioni vale il principio quindi le tre regole d'oro per potenziare l'ascolto:

  • la prima quanto ascoltare;
  • la seconda quando ascoltare;
  • la terza come ascoltare.

Quanto ascoltare? Il più possibile, più persone possibili ci allenano a sviluppare la capacità di ascolto.

Quando ascoltare? In ogni occasione, lo confermiamo quindi sul lavoro, sul privato, in tutti gli ambiti sociali è come ascoltare concentrati sull'altro, sugli interlocutori, sul mio interlocutore.

In quel momento quindi la capacità di ascolto la definiamo come la base per comunicare ed è una capacità che è fondata su alcune tecniche in modo particolare su alcuni i principi come abbiamo visto e quindi riepilogando il nostro approfondimento.

Che cos'è l'ascolto? E' la capacità fondamentale per relazionarsi e comunicare con gli altri.

Sentire è diverso da ascoltare.

Il terzo punto ci ricorda i due livelli dell'ascolto:

  • l'ascolto attento;
  • l'ascolto ricettivo.

Il quarto punto: tecnica della riformulazione per mettere in pratica l'ascolto ricettivo.

Il quinto punto le tre regole d'oro per potenziare ed allenare l'ascolto:

  • quanto?
  • quando?
  • come?

Il sesto punto lo vediamo adesso: il valore dell'ascolto.

Il valore dell'ascolto lo sintetizziamo con questa espressione: sentirsi ascoltati è sentirsi valorizzati.

Quando ascoltiamo l'altro ci dedichiamo al nostro interlocutore per motivi professionali, lavorativi ma anche dicevamo sul personale in ambiti privati, personali stiamo valorizzando l'interlocutore e nello stesso tempo ci valorizziamo quindi rafforzando la capacità di ascolto, abbiamo una marcia in più sicuramente anche lato autostima e a lato efficacia comunicativa.

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